Torna reperibile l'opera di Giovanni Giannini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2006 16:04
Torna reperibile l'opera di Giovanni Giannini

Firenze 25/11/2006 - Esce in libreria il volume Scioglilingua Indovinelli-Passerotti. Giuochi, Canzonette, Filastrocche e Storielle popolari scelti e ordinati a cura di Giovanni Giannini (Polistampa, pp. 128, CD con 15 brani, euro 16), ristampa della seconda edizione (1924) della celeberrima e ormai irreperibile monografia di Giovanni Giannini dedicata agli scioglilingua, indovinelli, filastrocche più famosi della tradizione toscana.

Giovanni Giannini (1867-1940), toscano, fu uno dei massimi studiosi di storia del costume, di dialetti e letteratura popolare: i suoi scritti erano il frutto delle ricerche da lui effettuate direttamente sul territorio, attingendo al grande patrimonio popolare toscano.

A quasi 70 anni dalla sua morte, la studiosa Ester Seritti e il musicista folk Daniele Poli curano questa nuova edizione, arricchendola con le trascrizioni musicali relative ai brani da cantare e con un CD contenente le interpretazioni vocali e strumentali in chiave revival di vari brani del testo, realizzato dal cantante Poli insieme al gruppo Tuscae Gentes. Oltre al grande valore didattico e all'apporto fornito alla formazione logico-mnemonica grazie ad una sezione dedicata agli esercizi di memoria, questa raccolta di novelle, canzonette e filastrocche offre un considerevole contributo alla conservazione e diffusione di questa parte della cultura popolare toscana che, essendo tramandata per lo più oralmente, corre il rischio di andare persa.

Giovanni Giannini nasce a Tereglio (Lucca) il 25 dicembre 1867.

Insegnante di lettere, si dedica all'etnografia, curando la raccolta di molteplici materiali della tradizione orale toscana. La sua opera è stata recensita nel 1907 da Giuseppe Pitré nel n.XXIV della storica rivista palermitana «Archivio per le tradizioni popolari». Alcuni dei materiali presentati dal Giannini in Scioglilingua, Indovinelli - Passerotti, Giuochi, Canzonette, Filastrocche e Storielle popolari hanno origine da precedenti raccolte di novelle e canti tradizionali pubblicate nell'Ottocento in Italia, con l'annotazione scrupolosa delle fonti; altri da ricerche in ambito toscano effettuate da lui stesso.

Muore a Lucca il 20 giugno 1940. Le sue più importanti pubblicazioni sono: Canti popolari della montagna lucchese (1888); Una curiosa raccolta di segreti e di pratiche superstiziose fatta da un popolano fiorentino del secolo XIV (1898); Canti popolari toscani (1902); Lucchesismi : Manualetto per lo studio del vernacolo in relazione con la Lingua, ad uso delle scuole della provincia di Lucca (1917).

Ester Seritti ha insegnato Propedeutica Musicale presso l'Istituto Musicale «Achille Peri» di Reggio Emilia.

Ha svolto ricerche e molte sperimentazioni nel settore pedagogico-musicale, con bambini dal nido sino all'età di undici anni. E poi. ha contagiato tanti nipoti e pronipoti con l'amore per la musica e con il desiderio di cantare. Si è dedicata particolarmente alla ricerca etnomusicologica, curando la raccolta di registrazioni sul campo relative a documenti di tradizione orale del mondo infantile. Ha curato varie pubblicazioni, collabora costantemente con la SIEM (Società Italiana per l'Educazione Musicale) a favore della diffusione della cultura musicale in Italia.

Daniele Poli è nato nel 1965 a Prato.

Nel 1991, dopo il diploma di chitarra, inizia ad occuparsi della costruzione e della tecnica esecutiva degli strumenti e della musica antica medioevale e rinascimentale, incidendo con vari Ensemble di musica antica una quindicina di CD e tenendo concerti in tutta Europa con chitarra, liuto ed altri strumenti a corda, molti costruiti da lui stesso. Maggiaiolo da sempre, coltiva fin da bambino l'interesse verso il canto rituale del maggio e per la musica popolare toscana. Alterna la attività concertistica e didattica alla ricerca etnomusicologica e collabora con il CDSE (Centro di Documentazione Storico Etnografico della Val di Bisenzio), con l'associazione IL TEMPO DELLA ROSA, e con il gruppo TUSCAE GENTES, da lui fondato, curando varie pubblicazioni ed incisioni sia di ricerca che di riproposta nell'ambito della musica tradizionale toscana.

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