Legge sulla partecipazione: dopo la proposta di Comunicazione democratica, un appello dei Comitati dei Cittadini di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2006 15:09
Legge sulla partecipazione: dopo la proposta di Comunicazione democratica, un appello dei Comitati dei Cittadini di Firenze

La Regione Toscana intende varare una legge che regoli i modi, i tempi, i luoghi con cui i cittadini possano intervenire sulle questioni pubbliche, in forme nuove. Molto spesso in questi anni i cittadini sono autonomamente intervenuti su ciò che affligge quotidiananamente la loro vita e la loro salute: inquinamenti, carocasa, rifiuti, privatizzazioni dei beni comuni e pubblici, consumo del territorio... Lo hanno fatto attenendosi alla Costituzione, alle leggi esistenti, ai criteri del vivere civile.


Ora, gli stessi amministratori, solitamente molto attenti ai poteri forti e complertamente sordi verso i cittadini, vogliono disciplinare la partecipazione dei cittadini con una apposita legge.
I Comitati dei Cittadini di Firenze dicono no alle immagini astratte e promuovono un progetto di legge, che non affrontando il problema sotto il puro profilo tecnico giuridico, sappia ascoltare le istanze di democrazia diretta sulle grandi questioni dei nostri tempi, a partire dalla gestione del territorio.

Per favorire veramente la partecipazione attiva dei cittadini, più che un regolamento, occorrono un nuovo atteggiamento nei comportamenti politici e il sostegno, basato sul rispetto, di una pratica partecipativa sostanziale dei cittadini mediante:
· accessibilità rapida agli atti completi dell'Amministrazione attraverso rete civica e appositi sportelli;
· assemblee elettive (consigli comunale e di quartiere) aperte ai cittadini in orari adatti a donne e uomini che lavorano;
· creazione e apertura di spazi pubblici dove i cittadini possano riunirsi e per discutere le loro problematiche;
· processi partecipativi all’inizio dei procedimenti e per discuterne le linee generali e non per informare semplicemente delle decisioni assunte;
· la volontà esplicita e l’impegno degli amministratori pubblici e del ceto politico di rispettare le istanze e le indicazioni emerse nei momenti partecipativi.
I Comitati dei Cittadini di Firenze invitano perciò associazioni di volontariato, comitati spontanei e tutti coloro che sono convinti della necessità e del valore della partecipazione attiva dei cittadini alle scelte che li riguardano, ad adoperarsi per respingere questa ipotesi di regolamentazione dall’alto e a sottoscrivere un articolato di legge che favorisca misure e provvedimenti dell’amministrazione pubblica che garantiscano i prerequisiti sostanziali della partecipazione.

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