Firenze: oggi il seminario di informazione e sensibilizzazione sul tema della tratta di esseri umani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2006 15:38
Firenze: oggi il seminario di informazione e sensibilizzazione sul tema della tratta di esseri umani

Firenze, 9 novembre – Si è tenuta oggi, presso l’Hotel Baglioni, la terza tappa della campagna nazionale di informazione sociale sul tema della tratta ORA LO SAI! del progetto Equal “TrattaNO! Un altro punto di vista”. Una giornata di sensibilizzazione sul tema della tratta degli esseri umani promossa in collaborazione con l’Assessore al Lavoro della Provincia di Firenze, la Consigliera di Parità della Provincia di Firenze, la commissione Pari Opportunità della Provincia di Pisa e il Consiglio degli Stranieri della Provincia di Firenze.

“La proposta di progetto nasce” ha spiegato Carla Olivieri, project manager del progetto, “dalla constatazione la tratta è un fenomeno caratterizzato da disinformazione e anche di ambiguità.

Informare per definire il problema, le sue caratteristiche e i suoi confini, e anche per aumentare la conoscenza delle opportunità di cambiamento. Tratta NO! vuole agire su stereotipi e pregiudizi che marchiano le vittime anche quando riescono ad uscire dalla condizione di schiavitù. Tratta NO! promuove una campagna di informazione sociale per fornire chiavi di lettura, per fare chiarezza sulle zone d’ombra del fenomeno, per individuare, al di la di stereotipi e pregiudizi, strumenti e strategie di intervento sulle tipologie di sfruttamento meno conosciute.”

Tra i partecipanti gli attori territoriali - rappresentanti delle istituzioni pubbliche, scuola, sanità, cooperazione sociale, volontariato, forze dell’ordine, media - che, per il ruolo svolto nelle proprie organizzazioni, possono contribuire ad una efficace comunicazione e diffusione del tema della tratta di essere umani alle persone con cui vengono a contatto, replicando il modello informativo Tratta NO!.

Daniela Lastri, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, auspica che il Progetto Tratta NO!, con la corretta informazioni, aumenti la capacità di intervenire sulle nuove frontiere del problema.

“Mi auguro che ci siano sempre più progetti come Tratta NO! che possano intervenire su questo fenomeno così diffuso nel mondo e anche nei nostri territori. In questi anni abbiamo lavorato molto, soprattutto con interventi nell’ambito della prostituzione. La tratta non è prostituzione, ma spesso le prostitute sono vittime, sono schiave. Il nostro obiettivo è dare forte continuità e permanenza a questi interventi”
“Tratta è un termine ampio, che spazia in molti ambiti. Un dato indicativo è che quasi nella totalità dei casi ha a che fare con l’immigrazione, con il traffico degli esseri umani per vari scopi.” ha dichiarato Linda Durici, rappresentante del Consiglio degli Stranieri della Provincia di Firenze “Abbiamo lavorato molto, ma abbiamo fatto ancora poco.

Dobbiamo raggiungere dei risultati un po’ più concreti, dobbiamo trovare il modo di contrastare la sottomissione, l’umiliazione cui sono soggette le vittime anche una volta che riescono ad ‘uscire’ dalla condizione di schiavitù.”
Maria Grazia Maestrelli, Consigliera di Parità della Provincia di Firenze, ha aggiunto “Dobbiamo chiederci cosa possiamo fare perchè la vittima non si senta sola e abbandonata. E’ difficile rompere il legame fra oppresso e oppressore: la vittima spesso sente che l’unica persona che la può difendere è quella che la sta sfruttando.

Mi auguro che Tratta NO! rappresenti uno stimolo a consolidare la rete delle realtà pubbliche e private che intervengono a Firenze e in Toscana sul tema.
Anna Maria Tognetti, Presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Pisa, ha illustrato le qualificate esperienze di interventi realizzati a Firenze e a Pisa. “Dagli anni ‘90 finora ci siamo occupate prevalentemente dello sfruttamento sessuale. E’ giusto dare una corretta informazione e sensibilizzare cittadini e istituzioni rispetto a questa problematica ancora oggi così diffusa.

Ora è altrettanto importante che il cambiamento culturale che tutti ci auspichiamo sia accompagnato da azioni concrete a sostegno delle vittime di questa forma di schiavitù.”

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