Aziende vinicole toscane: la Cattedra di Patologia Clinica della Seconda Università degli studi di Napoli effettua uno studio sui vini atto ad evidenziare le proprietà benefiche dei polifenoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2006 18:04
Aziende vinicole toscane: la Cattedra di Patologia Clinica della Seconda Università degli studi di Napoli effettua uno studio sui vini atto ad evidenziare le proprietà benefiche dei polifenoli

La cattedra di patologia clinica della II Università di Napoli propone una collaborazione alle aziende vinicole toscane. L'obiettivo è lo studio degli effetti benefici dei polifenoli contenuti nel vino nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Negli ultimi 20 anni, una particolare attenzione è stata riservata al vino rosso e ai polifenoli in esso presenti. Da una panoramica della letteratura sull'argomento, si rileva che, pure essendovi una notevole quantità di dati scientifici ed osservazioni empiriche, che testimoniano gli effetti positivi di queste sostanze, alcune discrepanze ed alcune carenze nei dati fanno ritenere che sia necessario uno studio più approfondito non solo della loro concentrazione nei vini prodotti da diversi cultivar, ma anche dei loro effetti sia in sistemi cellulari, che (e soprattutto) in vivo, per completare il quadro delle conoscenze sull'azione benefica, esercitata da questo complesso ed interessante gruppo di sostanze. I prof.

Sica e prof. Napoli intendono studiare per la prima volta ed approfonditamente l'effetto dei singoli principali polifenoli nelle cellule endoteliali, dove essi, attraverso la loro attività antiossidante, possono prevenire e ridurre quelle disfunzioni, che hanno come conseguenza l'arteriosclerosi e le malattie ad essa correlate, e vedere anche la differente azione di queste sostanze in correlazione causale con i patterns di polimorfismo genico dell'uomo, argomento, quest ultimo, particolarmente innovativo e che sta dando, in altri campi della ricerca, risultati sorprendenti.

Recentemente il gruppo si è occupato dei polifenoli contenuti nel melograno, suscitando notevole interesse nella comunità scientifica.
Le aziende interessate dovrebbero considerare il ritorno di immagine che deriverebbe da una eventuale collaborazione, in quanto ciò costituirebbe una sorta di garanzia e prestigio nei confronti dei propri clienti. E' oramai convinzione comune che certificare il proprio prodotto, nelle varie forme possibili, garantendo quindi la salubrità del prodotto e perché no, anche la capacità che esso ha di prevenire e ridurre malattie invalidanti, costituisce una marcia in più per quella azienda che vuole primeggiare nel proprio settore e far si che vecchi e nuovi clienti possano sempre più rivolgersi all'azienda produttrice.
Per maggiori informazioni: stefania.onesto@unina2.it.

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