Minori: appello dei Difensori civici europei per Maria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2006 16:15
Minori: appello dei Difensori civici europei per Maria

FIRENZE – I Difensori civici europei, riuniti oggi, lunedì 16 ottobre a Firenze (Auditorium del Consiglio regionale della Toscana) in occasione del convegno internazionale “Difesa civica in Italia e in Europa”, hanno sottoscritto un appello perché la vicenda di Maria, la bambina bielorussa prima nascosta, poi ritrovata e riportata in patria, possa concludersi prima di tutto nel suo interesse.
Il caso, da giorni all’attenzione dei media, “ha fatto emergere – ha detto il Difensore civico regionale, Giorgio Morales, spiegando il senso dell’appello - un complicato intreccio fra legge, diritti dei bambini e rispetto dei sentimenti delle famiglie e delle persone coinvolte che non possono non essere oggetto della nostra attenzione.

Per questo, di comune accordo con tutti i Difensori civici europei presenti al convegno abbiamo deciso di sottoscrivere un appello che rivolgiamo alla comunità internazionale e sul quale, come Difensori civici, ci impegniamo a vigilare nelle rispettive nazioni”.

Ecco il testo del documento:
“I Difensori civici europei presenti a Firenze il 16 ottobre 2006 al convegno internazionale “Difesa civica in Italia e in Europa”, rivolgono un appello alle autorità competenti affinché vogliano operare, in ogni modo possibile, in spirito di collaborazione internazionale per tutelare l’interesse della bambina bielorussa e garantirne il diritto alla felicità e per evitare che possano ripetersi casi simili”.
Secondo quanto evidenziato da Morales a conclusione della lettura dell’appello, “la comunità internazionale e le sue istituzioni hanno titolo, in molti casi, ad intervenire anche negli affari interni di uno Stato sovrano in considerazione della ratifica della Convenzione Onu sui diritti all’infanzia, della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dello Statuto della Corte penale internazionale.

Con il nostro documento auspichiamo che per queste vicende, ed in situazioni simili, vengano utilizzati tutti gli strumenti per garantire ai minori, insieme al diritto alla vita, il diritto alla salute psicofisica, nel rispetto della tutela del minore, dei trattati internazionali e della salvaguardia della legalità”.
Nel caso di Maria – ha continuato il Difensore civico regionale - deve essere garantito il diritto alla felicità, alla famiglia nel proprio paese di origine o, in alternativa, in altro Paese come previsto dalla Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia, siglata a New York nel novembre 1989”(f.cio)

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