Varato venerdì mattina al molo Testai, nel Porto di Marina di Carrara, l’avventuristico Open Bridge firmato dai Cantieri Sogica, il primo yatch completamente “confezionato” nella Provincia di Massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2006 23:55
Varato venerdì mattina al molo Testai, nel Porto di Marina di Carrara, l’avventuristico Open Bridge firmato dai Cantieri Sogica, il primo yatch completamente “confezionato” nella Provincia di Massa

Massa, 7 ottobre 2006 – Il primo yatch tutto apuano si chiama Open Bridge 55 ed è il futuristico e rivoluzionario 18 metri ideato e creato dai Cantieri Sogica. Un mostro di bellezza frutto di due anni di lavoro tra progettazione e costruzione, e dell’intuizione e genialità del vulcanico patron Luca Somaschi e dell’architetto Paolo Virgolini che si sono serviti della T&P costruzioni nautiche, della Cienne Impianti di Maurizio Narra per la parte elettrica dotando lo yatch di un sistema di sensori sofisticato e all’avanguardia, e di Giada Arredonautica per gli interni per plasmare la prima imbarcazione della giovane Sogica (altre 5 saranno costruite entro la fine del 2007).

Una barca tutta apuana, anche se il patron Somaschi e l’architetto Virgolini sono di Milano, a dimostrazione che professionalità e maestranze del nostro territorio sono ricercate e qualificate e vengono preferite a quelle di altre aree a vocazione nautica.
L’Open Bridge, varato venerdì mattina al molo Testai a Marina di Carrara, sarà una delle 401 novità del Salone Internazionale Nautico di Genova, una delle più attese – secondo gli addetti ai lavori che già avevano avuto l’occasione di fantasticare sul modellino durante il Salone di Cannes (Marina 1, C136 per chi volesse vederlo in anteprima) – visto il design sportivo-elegante (l’inclinazione dei vetri esterni, vere e proprie vetrine sul mare, definiscono la sua linea) e la ventata di freschezza sia nella dotazione dei motori (caterpillar accoppiati con propulsione Rolls Royce a idrogetto) sia per la vivibilità dello spazio interno (tre camere con bagno e sei posti letto) studiato in ogni minimo dettaglio e personalizzabile dal cliente di turno.

Ancora non ha un “armatore” – è un prototipo - ma con queste credenziali e questo design giovane e avventuristico c’è da scommettere che non ne resterà senza uno per molto tempo ancora.

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