Pergola: Carolyn Carlson inaugura la stagione 06/07
Coreografia per 7 ballerine in prima nazionale il 10/11 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2006 15:21
Pergola: Carolyn Carlson inaugura la stagione 06/07<BR>Coreografia per 7 ballerine in prima nazionale il 10/11 ottobre

Premiata in estate alla Biennale danza di Venezia con il Leone d’oro alla carriera, Carolyn Carlson continua ad aggiungere prestigiosi riconoscimenti alla sua infaticabile carriera. Danzatrice, coreografa, sue più di 90 creazioni presentate in tutto il mondo, pedagoga, è con tutto il fascino del suo mito che ritorna in ottobre in Italia per presentare in prima assoluta due delle sue nuove creazioni che hanno debuttato al Centre Chorégraphique National Roubaix-Nord Pas de Calais, da lei diretto dal 2004 sede dello storico Ballet du Nord.

Sabato 7 e domenica 8 Ottobre al Valle di Roma presenterà Métaphore un evento "improvvisato" di Danza/Musica/Calligrafia, alla Pergola di Firenze il 10 e l’11 ottobre 2006 sarà di scena Inanna, una coreografia per sette donne, un’ode al potere creativo, istintivo e marziale, e allo stesso tempo alla sensibilità e al mistero femminile.



Inanna è la dea sumera della fecondità e della bellezza, e il suo culto ebbe larghissima diffusione presso i popoli del Mediterraneo orientale, assimilata alla babilonese Ishtar, alla greca Afrodite e alla romana Venere. La mitologia la mostra protagonista di varie vicende, tra le quali la principale è quella della sua discesa agli Inferi, dove è uccisa dalla sorella, anche se gli dei intervengono e la restituiscono alla vita. Il racconto costituisce la concretizzazione letteraria del ciclo stagionale, in cui Inanna si lega a Dumuzi, il dio che muore e risorge, a rappresentare la fine e la ripresa annua delle stagioni.

Guerriera, amante, madre, seduttrice, la donna moderna si declina all’infinito in consonanza con Inanna dea dalle molteplici facce del pantheon sumero.



"Leggendo una poetessa sumera – dice la Carlson, intervistata in Francia in occasione del debutto di Inanna - ho scoperto questa dea rivelatrice della natura ambigua dell’essere umano, e più precisamente della donna in cui convivono maggiori contraddizioni che nell’uomo". Il simbolismo di Inanna colpisce lo spettatore con la sua strana modernità in un mondo caratterizzato dalla violenza e dalla scomparsa dei legami sociali. La danza svela la forza istintiva e sonda il potere misterioso di Inanna, pura e libera, fatale e giocosa, luminosa e oscura, nuda e mascherata, creatrice e distruttrice che sottomette e soggioga.

Carolyn Carlson per l’occasione prende in prestito l’universo visivo della fotografa statunitense Francesca Woodman, a cui dedica lo spettacolo, con un nuovo obiettivo ."Ho voglia di essere più brutale, meno estetica per evocare un tema che mi sta molto a cuore." E ancora sottolinea, in estate, da Venezia, "Le donne hanno un’energia selvaggia, positiva, un istinto incredibile, così necessario oggi." Inanna quindi, arricchisce la purezza gestuale, cara alla coreografa, di quadri inattesi.

Le sette danzatrici (quattro sono italiane) sviluppano una grande forza espressiva, ognuna portatrice del grande charme e dell’armonia propri di Carolyn Carlson.

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