I certaldesi riportano in piazza la carnalità di Boccaccio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2006 09:42
I certaldesi riportano in piazza la carnalità di Boccaccio

CERTALDO (FI) – Compie 10 anni la grande manifestazione storico spettacolare “Nel sogno di Messer Boccaccio”, evento corale di teatro in piazza ispirato alla vita e alle opere di Giovanni Boccaccio che si svolgerà quest’anno venerdì 15 settembre alle ore 20,30 e domenica 17 alle ore 16.30, con ingresso libero.

La grande rappresentazione teatrale, che vede la partecipazione di oltre 150 cittadini dell’Associazione Elitropia di ogni età nel ruolo non solo di figuranti, ma anche di attori e danzatori, è diretta dal regista romano Riccardo Diana ed è intitolata quest’anno “Il paese di Calandrino”.

La grande rappresentazione parte come sempre dal borgo medievale di Certaldo Alto, dove si vedono i personaggi delle novelle del Decameron impegnati in piccole scene e sketch che rievocano i tratti salienti delle loro gesta. Poi tutti i personaggi si riuniscono per comporre un grande corteo che, accompagnato dalla musica, si snoda fino alla parte bassa del paese. Qui ha inizio lo spettacolo vero e proprio, su un maxi palco che comprende metà piazza nel quale si succedono senza soluzione di continuità le novelle che vedono protagonista Calandrino: Calandrino innamorato, Calandrino “pregno”, Calandrino e l’Elitropia.

I costumi del Corteo sono di Marina Sciarelli, realizzati con attenzione filologica estrema, le scenografie di Pino Genovese sono ispirate a quelle delle opere dei grandi artisti dell’epoca, le coreografie di Nelly Quette fanno da cornice a questo affresco di forte impatto emotivo.

“Calandrino è uno dei personaggi più boccacceschi che ci offre il Decameron – spiega il regista Riccardo Diana – con tutta la sua vitalità sregolata, che lo porta a vivere le situazioni più impensabili.

Calandrino è sempre il beffato, la vittima predestinata a suscitare il riso degli altri, ma è anche quello tra tutti che riesce a sognare e a far sognare forse ad occhi aperti, nella speranza di una realtà che riservi nuove e continue sorprese, illusorie forse ma necessarie. In Piazza Boccaccio, allestita come fosse un villaggio medievale, Calandrino, Bruno e Buffalmacco sono il terzetto che ci permette di dar vita ad una serie di gag che animano tutto l’ambiente, grazie all’amore per Boccaccio e per il teatro dei certaldesi, che in questi 10 anni sono cresciuti passando da figuranti ad attori”.

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