La carne di razza bovina calvana ha un suo marchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2006 14:41
La carne di razza bovina calvana ha un suo marchio

Vernio 20 marzo 2006 – Dopo l’adozione de disciplinare di produzione nel 2005 la razza bovina calvana ha ricevuto un marchio per la sua carne con la dicitura “Le calvanine” realizzato dall’Associazione Interprovinciale degli Allevatori di Firenze e Prato e depositato alla Camera di Commercio lo scorso 9 marzo. Questo fatto costituisce un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione di questo animale tipico che dopo aver rischiato l’estinzione ora ha raggiunto i 500 capi distribuiti in 25 allevamenti quasi tutti tra la Val di Bisenzio e il Mugello.

Si tratta ancora di piccoli numeri ma i 60 – 70 vitelli che ogni anno sono destinati alla produzione di carne saranno riconducibili ad una filiera e un preciso percorso di tracciabilità. Per quanto riguarda la qualità ormai è stato accertato che le carni della calvana sono sotto certi aspetti migliori di quelli della chianina grazie ad un posteriore che presenta una maggiore muscolosità e quindi la presenza di meno grassi. Anche l’alimentazione è un elemento importante ai fini del benessere degli animali visto che molto spesso vengono allevati allo stato brado o comunque con mangimi naturali come prevede il disciplinare di produzione.

“Si tratta di un marchio commerciale – ha spiegato il direttore dell’Associazione Interprovinciale degli allevatori Rossella Benelli - cui hanno lavorato tutti gli allevatori di calvana delle province di Firenze e Prato che hanno aderito al registro anagrafico della razza. In questo modo possiamo organizzare la nostra filiera di produzione perché la stragrande maggioranza degli allevamenti conduce la linea vacca - vitello. Questo significa che gli animali nascono al pascolo, rimangono con la madre per i primi sei sette mesi e poi i vitelli vengono conferiti ai centri d’ingrasso.

Dopo 16 – 24 mesi vengono macellati e le carni distribuite negli attuali punti vendita della Coop Bisenzio - Ombrone e la Esselunga di Prato con questo marchio che identifica la filiera e ristabilisce il legame tra produttori e consumatori”. Per promuovere questa iniziativa l’associazione degli allevatori ha realizzato un depliant illustrativo in 4000 stampato in 4000 copie e distribuiti ieri alla Fiera del Bestiame di San Giuseppe a Vernio con grande successo.

Fabrizio Lucarini

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