Da martedì 13 dicembre a domenica 18 dicembre al Teatro della Pergola I ragazzi irresistibili di Neil Simon con Johnny Dorelli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2005 23:45
Da martedì 13 dicembre a domenica 18 dicembre al Teatro della Pergola <I> I ragazzi irresistibili</I> di Neil Simon con Johnny Dorelli

Scritta nel 1972, The Sunshine Boys (I ragazzi irresistibili nella traduzione italiana) racconta le vicende di Al Lewis e Willy Clark, celebre coppia di comici dell’epoca del vaudeville americano, assurti alla fama nazionale grazie ad un loro famoso sketch.

Benché affiatatissimi in scena, i due all’insaputa di tutti non si sono mai sopportati e, una volta passati di moda e dimenticati dal pubblico, si sono felicemente divisi e volutamente ignorati per vent’anni. Uno ha continuato a cercare di restare nello spettacolo, finendo a fare qualche spot pubblicitario; l’altro si è tranquillamente ritirato in pensione e non rimpiange assolutamente la notorietà dei tempi andati.

Finché Ben, nipote di Willy e produttore di un varietà televisivo di successo, decide di fare una puntata sulle vecchie glorie del vaudeville e prova a rimettere insieme sul palcoscenico questa terribile accoppiata.

Riuscirà a convincerli a mettere da parte i rancori personali per una sola serata?

Neil Simon nasce a New York nel 1927. Si fa le ossa come autore di gag per comici televisivi, e a partire dal 1961 dà alle scene una serie pressoché ininterrotta di copioni di successo, che per quantità e continuità non hanno precedenti nella storia di Broadway.

Comincia con farse di modeste pretese come A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park, 1963), La strana coppia (The Odd Couple, 1965), Appartamento al Plaza (Plaza Suite, 1968), L’ultimo degli amanti infuocati (Last of the Red Hot Lovers, 1969). Passa in seguito a testi dove alla comicità si mescola una punta d’amarezza e introspezione, come Il prigioniero della Seconda Strada (The Prisoner of Second Avenue, 1972) e I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys, 1972); in questa fase drammaturgica evoca con ironica nostalgia il proprio passato con Capitolo secondo (Chapter Two, 1977), Brighton Beach Memoirs (1983), Biloxi Blues (1984), Smarrito a Yonkers (Lost in Yonkers, 1991) e Risata al 3° piano (Laughter on the 23rd Floor, 1993).

Scrive inoltre libretti per musical, adattamenti da racconti di Cechov e dalla Bibbia, sceneggiature cinematografiche. Quasi tutte queste opere ottengono centinaia di repliche a New York, vengono tradotte in film e rappresentate con successo anche in Europa, facendo di Simon il più grande commediografo vivente. Le sue commedie appartengono al teatro brillante, commerciale, e ne rispettano le regole, preoccupandosi di fornire favole avvincenti costellate da battute di sicuro effetto comico. Ma si sviluppavano con una tecnica che, data una situazione di partenza, la porta alle estreme conseguenze, non attraverso le complicazioni dell’intreccio ma accumulando tutte le variazioni possibili, senza modificarla nella sostanza.

I lavori di Simon finiscono col sollecitare nel pubblico della "middle-class" americana un processo d’identificazione, presentando personaggi generalmente di mezza età, più o meno inseriti nell’ambiente che li circonda, i quali, davanti a un mondo non più comprensibile, si rendono conto della propria solitudine e della propria fragilità, anche se le esigenze del lieto fine li spingono in qualche modo a guardare al futuro con un pizzico di ottimismo e autoironia.

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