Tranvia: in Sardegna non sono molto convinti
Intervista all'Assessore ai Lavori pubblici di Cagliari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2005 16:31
Tranvia: in Sardegna non sono molto convinti<BR>Intervista all'Assessore ai Lavori pubblici di Cagliari

"Ne stiamo parlando anche noi a Cagliari, ma personalmente penso che la tranvia non sia la soluzione ideale per città di media dimensione come le nostre" questa l'opinione di Raffaele Lorrai, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Cagliari, in questi giorni in vacanza a Firenze. "Piuttoso il problema della mobilità -spiega a Nove da Firenze l'assessore tecnico, al secondo mandato di legislatura in una giunta di centrodestra- va visto in un ambito più vasto di quello comunale. Con questo respiro non posso fare a meno di notare come la difficoltà maggiore in questi ultimi decenni sia stata provocata dalla perdita di efficienza delle ferrovie regionali, in particolare in Sardegna, ma immagino anche qui in Toscana".
Il fatto di appartenere ad una regione a statuto speciale offre maggiori risorse al comune di Cagliari rispetto a quelli del continente? "Non credo -risponde l'ing.

Lorrai- piuttosto interessanti possibilità di investimento ci vengono dal fatto di essere ricompresi con il nostro territorio nell'Obbiettivo 1 dell'Unione europea come area disagiata. Questo ci ha consentito ad esempio di finanziare importanti progetti di risistemazione dell'apparato idrico e fognario della città che, nell'impianto originale, risale alla fine dell'ottocento". Proprio come a Firenze, anche se qui dopo gli accenni di qualche anno fa di acquedotto e fogne non si parla più.
"E delle nuove regole internazionali per gli stadi che si dice a Firenze? -domanda a sua volta l'assessore cagliaritano- Le esigenze da soddisfare per corrispondere alle nuove norme sono notevoli.

Per ragioni di sicurezza dovremo realizzare una seconda cintura di cancelli intorno al Sant'Elia, con una spesa di centinaia di migliaia di euro. Ciò dovrebbe consentire, negli stadi di nuova generazione, di identificare uno ad uno gli spettatori, anche non l'ausilio di un sofisticato sistema di telecamere".
A proposito di telecamere, Assessore: come mai nelle nostre città siamo pieni di telecamere di sicurezza, ma, al contrario di quanto succede in tante città del mondo, le loro immagini non vengono ritrasmesse on line, al servizio dei cittadini? "Lei dice ad esempio per offrire un punto di vista sulla situazione del traffico in città, minuto per minuto? Già, bella idea.

Ho visto degli esempi su Internet. In effetti dell'utilità di simili servizi informativi non si parla ancora abbastanza: il timore è sempre quello di violare la privacy". Ma quale riservatezza si violerebbe mostrando in rete un'immagine presa dall'altro dei viali di circonvallazione?

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