Primo semestre 2005: La pasta Tosca mette a segno un +84% di confezioni vendute sul 2004

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2005 15:14
Primo semestre 2005: La pasta Tosca mette a segno un +84% di confezioni vendute sul 2004

La pasta tutta toscana piace ai consumatori. Ne danno testimonianza i risultati di vendita de La Tosca, la pasta certificata Agriqualità di Toscana Cereali prodotta con SOLO grano duro della Maremma, Val d'Orcia, Crete senesi e delle Colline pisane e livornesi.
Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, la produzione è aumentata del 60%, mentre la vendita di confezioni da mezzo chilo (nei vari formati) è incrementata negli Iper e supermercati COOP e CONAD dell’84% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In termini di numeri, ciò significa che siamo passati dalle 684.287 confezioni vendute nel 2004, al 1.258.871 commercializzate nei primi sei mesi di quest’anno.
"Questi risultati - commenta con soddisfazione il direttore di Toscana Cereali Luciano Rossi - confermano che abbiamo avuto ragione a puntare su questo progetto. Quando La Tosca è nata, eravamo consapevoli che avremmo dovuto fare un passo alla volta, con l'obiettivo di lanciare sul mercato un prodotto di nicchia, ma fortemente caratterizzato territorialmente e per la qualità, senza rinunciare ad un prezzo accessibile a tutte le tasche.

L'idea di accorciare la filiera, gestendo l'intero ciclo produzione-molitura-pastificazione-commercializzazione, si è rivelata vincente dal punto di vista economico. Parallelamente - conclude Rossi - il consumatore ha apprezzato sia le garanzie offerte dalla tracciabilità sotto il profilo della sicurezza alimentare, sia le caratteristiche di rusticità e tenuta della cottura tipiche del nostro prodotto. Un successo che vale doppio, perché, sul mercato interno, l'alimento pasta sta complessivamente perdendo colpi, mentre La Tosca va in controtendenza, ma anche perché è stato ottenuto in assenza di cospicui investimenti pubblicitari, di cui invece godono altri prodotti ben più noti del nostro".
In vista della prossima campagna cerealicola, intanto, sono sempre di più le aziende agricole toscane che hanno chiesto di aderire al disciplinare per la coltivazione con tecniche integrate di grano duro a marchio Agriqualità.
Va infine ricordato che l'intero processo produttivo - dal seme alla tavola - è certificato dalla Regione Toscana ed è super controllato, in prima istanza dal CSQA e in seconda dall'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura (Arsia).
Oltre alla tracciabilità del grano duro coltivato secondo le pratiche agronomiche a basso impatto ambientale dell'agricoltura integrata, le garanzie a tutela del consumatore previste per La Tosca riguardano l'utilizzo, nel processo produttivo, di acqua di sorgente dei monti lucchesi, l'assenza di additivi nelle semole e l'essiccazione a bassa temperatura per conservare intatte tutte le sane proprietà nutritive del grano.

Il consumatore, inoltre, trova su ogni confezione il numero di lotto che consente la tracciabilità e la rintracciabilità completa che consente di risalire fino all'azienda agricola che ha coltivato il frumento.

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