Sfratto in via dei Macci rinviato anche oggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2005 14:20
Sfratto in via dei Macci rinviato anche oggi

Firenze, 12 Aprile 2005- Questa mattina la consistente mobilitazione di cittadini e cittadine, di molti attivisti e dirigenti dell'Unione Inquilini e del Movimento di lotta per la casa, della presenza significativa della segreteria del Sunia, e la partecipazione massiccia del partito e dei gruppi consiliari di Comune, Provincia e Regione di Rifondazione Comunista , e la presenza di alcuni rappresentanti di "Unaltracittà/unaltromondo" ha ottenuto il rinvio dello sfratto di un anziano settantacinquenne.

L'anziano, che vive in pochi metri quadri, aveva concordato con il vecchio proprietario di realizzare, a proprie spese, una piccola doccia. Morto il vecchio proprietario il nuovo inizia una procedura di sfratto per abuso edilizio. Giustizia avrebbe voluto che si imponesse al proprietario di accollarsi le spese della minima messa a norma di un appartamentino per civile abitazione che non ha lo standard edilizio minimo. Altro che concludere l'iter processuale con una sentenza di abuso edilizio all'inquilino!

"L'amministrazione comunale ha il dovere di dichiarare 'emergenza cittadina' il dramma di migliaia di famiglie fiorentine senza casa o con lo sfratto esecutivo.

Per questo Unaltracittà/Unaltromondo propone, con il coinvolgimento delle realtà storiche impegnate sul tema della casa dal Movimento di Lotta per la Casa all'Unione Inquilini, la costituzione di un "Tavolo Casa" cittadino che rimetta al centro il diritto costituzionale ad un abitazione dignitosa per tutti. Sarà un tavolo trasversale, dove tutte le organizzazioni della società civile organizzata potranno sostenere, al di là del loro ambito di attività, il tema dell'emergenza casa a Firenze.

Solo così, tutti insieme, riusciremo a fare una pressione adeguata verso le amministrazioni pubbliche che ad oggi, nonostante 11.000 appartamenti sfitti in città, non hanno il coraggio di contrastare la rendita immobiliare." Così Ornella De Zordo di Unaltracittà/Unaltromondo è intervenuta stamane insieme ai consiglieri comunali di Rifondazione Comunista al presidio organizzato dai movimenti cittadini per scongiurare lo sfratto del signor Lunetti dalla sua abitazione di via De' Macci.
"L'impotenza istituzionale mostrata sul tema della casa è parte del vero degrado della nostra città.

Sembra una storia di una realtà parallela l'indignazione e la presa in carico da parte del Comune di Firenze del paventato degrado rappresentato dai giovani che sedevano sugli scalini del Duomo, non più di un anno fa. Vorremmo che l'indignazione raggiunta in quei giorni da parte di buona parte di chi governa la città si ripetesse per risolvere l'emergenza casa – ha continuato Ornella De Zordo. A quando un'amministrazione capace di difendere appieno i propri cittadini dalle speculazioni sulla casa? A quando un'amministrazione capace di governare le emergenze sociali della città sempre e comunque in nome del bene comune?
Questo è il momento in cui necessario stare accanto, vicino, insieme alle persone che soffrono a causa delle speculazioni del mercato della casa.

Si tratta di cittadini senza speranze, perché oggi a Firenze la speculazione domina su tutte le altre dimensioni del vivere civile. In nome della rendita vengono devastate vite umane: sono centinaia le famiglie costrette letteralmente a sopravvivere tra rifugi di fortuna, automobili, baracche in periferia o in soprannumero in abitazioni di familiari o amici. Parallelamente viene distrutto il tessuto sociale dei quartieri, in particolare del centro storico, così appetibile per le operazioni speculative, che a seguito della continua espulsione dei vecchi abitanti si trasformano da ambienti urbani in cui la conoscenza reciproca, la solidarietà, l'interazione quotidiana fornisce una solida base di vita e convivenza, in gigantesche strutture ricettive diffuse o oasi di lusso per pochi eletti", ha concluso De Zordo.

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