Preoccupazione per le conseguenze del decreto sugli sfratti: si colpiscono le fasce più disagiate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2004 12:26
Preoccupazione per le conseguenze del decreto sugli sfratti: si colpiscono le fasce più disagiate

Livorno, 22 settembre 2004 – E’ forte la preoccupazione della Giunta comunale di Livorno per la situazione che verrà a determinarsi in conseguenza del decreto legislativo approvato dal Governo il 3 settembre scorso, con il quale si nega la proroga del blocco degli sfratti per anziani a basso reddito e disabili. Anche una città come Livorno- si è detto- dotata di un patrimonio di edilizia residenziale pubblica non indifferente, superiore in percentuale a tutte le altre città toscane , non potrà reggere alle necessità che verranno crearsi.



Del problema e di quali azioni ed iniziative sia necessario portare avanti per evitare che categorie sociali già fortemente disagiate vengano colpite ancora, ne hanno parlato a lungo ieri, il sindaco Alessandro Cosimi e la Giunta conunale, sulla base di una relazione svolta dall’assessore Alfio Baldi.

Secondo il decreto, ha detto l’assessore, anziani e disabili che hanno sfratto esecutivo o trovano un’altra soluzione abitativa entro il 31 ottobre prossimo oppure rimangono senza casa.

Questo breve periodo, ha sottolineato, non basterà neppure per mettere in moto la macchina per il rinnovo dei contratti di locazione, né quella dei finanziamenti previsti nel decreto stesso : 110 milioni di euro tolti dal fondo nazionale per i contributi in conto affitto.

Considerazioni e preoccupazioni queste, pienamente condivise da tutta la Giunta che ha deciso di assumere ogni iniziativa utile a far sì che il decreto venga modificato o non venga convertito in legge. La Giunta ha dato inoltre mandato all’assessore Baldi di prendere contatti con la Prefettura e con il Tribunale per conoscere la reale consistenza numerica delle famiglie che saranno sottoposte a sfratto in virtù di questo decreto e per concordare possibili modalità di intervento, tenendo conto che il Comune , con il patrimonio pubblico, può dare soluzione solo ad una piccola parte delle richieste.

Si tratta di un patrimonio consistente – è stato ricordato – che si arricchirà presto di altri 506 nuovi alloggi , ora in costruzione nei quartieri Nord e alla Scopaia , e di altri 48 alloggi ( nuovi o ristrutturati) che saranno destinati alla cosiddetta “fascia grigia”, vale a dire coloro che non sono abbastanza poveri da poter partecipare ai bandi di edilizia residenziale pubblica ( Erp), e non sufficientemente ricchi da poter far fronte alle richieste del mercato privato. Ciononostante, se questo decreto va avanti, la città si troverà in gravi difficoltà.

La discussione svolta in Giunta ha toccato poi altri aspetti connessi alla problematica degli sfratti ed in particolare le modalità di accesso alla casa pubblica.

A questo proposito si è messo in evidenza come anche la legge regionale 96 che regolamenta l’accesso e le condizioni per la permanenza negli alloggi pubblici, presenti limiti evidenti da superare in un rapporto con i sindacati degli inquilini e , naturalmente, con la Regione Toscana.

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