Dei 52.400 milioni di crediti concessi alle imprese artigiane italiane dal sistema bancario, 4.380 milioni sono stati destinati a imprese artigiane della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2005 14:44
Dei 52.400 milioni di crediti concessi alle imprese artigiane italiane dal sistema bancario,  4.380 milioni sono stati destinati a imprese artigiane della Toscana

Questo è il principale dato che emerge dal “Rapporto sul credito e sulla ricchezza finanziaria delle imprese artigiane – 2004”, realizzato da Artigiancassa e giunto alla nona edizione.
Dal “Rapporto”, che analizza, a livello regionale e provinciale, i principali fenomeni che caratterizzano il credito al comparto artigiano, risultano inoltre altri importanti dati:
1 - Al 31 dicembre 2003, gli impieghi in essere a favore delle imprese artigiane sono stimati a 52.400 milioni di euro, pari al 4,8% dell’intero credito bancario al sistema delle imprese.

Questa quota sta a fronte di un peso economico dell’artigianato, che realizza il 14% del PIL, il 18% dell’export, 3,5 milioni di addetti.
2 - Dell’importo di 52.400 milioni di euro, 45.000 sono localizzati nelle Regioni del Centro-Nord che, quindi, assorbono quasi l’86% degli impieghi artigiani complessivi.
Peraltro, a livello regionale, risultano differenze significative in termini di incidenza del credito destinato alle imprese artigiane sul totale dei crediti bancari. Infatti, su base regionale, oltre 10 punti percentuali separano il Lazio (fanalino di coda con l’1%) dalle Marche (11,1%), che con Trentino Alto Adige (9,5%) e Umbria (8,8%) occupano le prime tre posizioni.
La percentuale della Toscana (6,3%) è superiore alla media nazionale e a quella del Centro Nord (4,8%).
Su base provinciale, la percentuale finanziamenti artigiani/finanziamenti totali più alta si registra a Macerata (14,8%) e a Sondrio (13,3%).

Tra le prime otto provincie in graduatoria, tre (Macerata, come detto, Ascoli Piceno e Pesaro e Urbino) sono delle Marche, le altre sono Nuoro, Asti, Verbania e Arezzo. Tra le ultime otto, al contrario, sono presenti ben sei tra le principali città italiane (Palermo, Torino, Trieste e Napoli, oltre a Milano e Roma, che chiudono la graduatoria rispettivamente con l’1,3% e lo 0,7%).
Le percentuali delle province toscane: Arezzo 10,5%, Pistoia 8,7%, Pisa 7,4%, Grosseto 7,3%, Massa Carrara 6,8%, Prato 6,3%, Siena 5,9%, Lucca 5%, Firenze 4,9%, Livorno 4,8%.
3 – Nell’evoluzione degli ultimi cinque anni, inoltre, l’incidenza degli impieghi artigiani sul totale degli impieghi bancari si è ridotta, passando dal 5,4% del 1999 al 4,8% del 2003.
4 – Relativamente alle diverse tipologie dimensionali delle imprese artigiane, l’ammontare degli impieghi bancari (52.400 milioni di euro) si distribuisce in modo differenziato: l’incidenza maggiore (49% del totale) riguarda le imprese con 6-19 addetti; le imprese fino a 5 addetti rappresentano il 46% e quelle con oltre 19 addetti il 5%.
5 - L’importo medio degli impieghi per singola impresa artigiana è di 36.300 euro, con una netta differenziazione tra Centro Nord (42.100 euro per impresa) e Mezzogiorno (19.700 euro).

L’importo medio unitario più elevato si registra in Trentino Alto Adige (85.900 euro), quello più ridotto in Campania (12.600 euro).
In Toscana, l’importo medio unitario è pari a 38.200 euro.
6 - Su scala nazionale, il 51,1% dei finanziamenti bancari alle imprese artigiane è a breve termine, confermando una tendenza che ha sempre contraddistinto l’indebitamento delle imprese minori. A livello territoriale, nel Centro-Nord si registra un valore medio del 50,8% (si oscilla tra il 44,1% della Liguria e il 56,4% del Lazio); nel Mezzogiorno la media sale al 53,1%, con i massimi in Calabria (60,6%) e Basilicata (57,6%) e il minimo in Sardegna (47,2%).


Va comunque sottolineato che nell’andamento degli ultimi cinque anni, si riscontra un tendenziale aumento della quota a medio/lungo termine, che è passata dal 44% del 1999 al 48,9% del 2003.
Per quanto riguarda la Toscana, la percentuale regionale di finanziamenti artigiani a breve è del 49,9%.
7 - Sul totale del credito bancario destinato al settore artigiano, la quota agevolata ammonta a 3.660 milioni di euro, pari al 7% del totale degli impieghi artigiani. Nel Mezzogiorno questa quota sale al 12,6% a fronte del 6,1% del Centro-Nord.

Le punte massime di agevolazione si registrano in Sardegna (38%) e Marche (11,6%), quelle minime in Trentino Alto Adige (1%), Toscana (3,3%) e Veneto (5,1%).
In Toscana, la quota agevolata è piuttosto bassa, pari al 3,3% (144 milioni di euro su 4.380).
8 – La ricchezza finanziaria delle imprese artigiane è stimata in 65.000 milioni di euro. Su base territoriale, il 79,2% della ricchezza finanziaria artigiana è concentrata nel Centro-Nord. Non solo. Lombardia (22,2%), Veneto (10,8%), Emilia Romagna (10,4%) e Piemonte (8,2%) assorbono da soli oltre il 51% del totale nazionale.
Con 4.810 milioni di euro, la Toscana rappresenta il 3,4% del totale nazionale.
La ripartizione della ricchezza artigiana per strumenti finanziari vede al primo posto gli strumenti assicurativi (32.950 milioni pari al 50,7% del totale), seguiti da depositi (21,7%), azioni/obbligazioni (11%), titoli di Stato (8%), fondi comuni (6,8%) e gestioni patrimoniali (1,8%).

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