E' scattata oggi la nuova normativa contro il fumo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2005 17:38
E' scattata oggi la nuova normativa contro il fumo

I danni dovuti al fumo, secondo i dati ricavati da Paolo Piacentini dell'Osservatorio Epidemiologico del Dipartimento di Prevenzione Asl 9 di Grosseto, sono enormi: “In Italia possiamo contare 30 mila decessi l'anno per tumore ai polmoni – spiega Piacentini – dei quali l'80% causato dal fumo, ed anche il 30% degli infarti del miocardio sono legati al fumo. In provincia di Grosseto, nel periodo 1998-2002 abbiamo avuto oltre 700 casi di tumore ai polmoni, l'80% dei quali causati dal fumo. Sul fumo passivo, sia familiare che lavorativo, un recente studio epidemiologico ha stabilito che esso causa circa 500 morti l'anno in Italia”.

I locali che si sono adeguati alla nuova normativa, in provincia di Grosseto, sono pochissimi. “A noi sono arrivate solo due richieste di adeguamento di locali pubblici – precisa Maurizio Spagnesi, responsabile Igiene e Sanità Pubblica Asl 9 – una ad Orbetello ed una a Grosseto. E' necessario che tutti gli altri locali, per far rispettare i divieti, si attivino con la cartellonistica”. Proprio sul fronte del rispetto delle normative, Spagnesi chiede la collaborazione delle associazioni di categoria.

“La collaborazione deve essere reciproca – dice il medico Asl – noi andremo nei locali sulla base del consueto programma di vigilanza, e inseriremo fra i controlli da effettuare anche quello sulla cartellonistica, ma non abbiamo intenzioni vessatorie, si tratta di tutelare la salute dei cittadini. Per questo siamo disponibili ad uno scambio di informazioni con le associazioni. Il problema vero è che dobbiamo far crescere il livello di consapevolezza nella gente sui temi del fumo”. Oltre che sul piano dell'adeguamento dei locali, la Asl è attiva nella lotta al fumo anche sui fronti della cura e della prevenzione.

“Il Dipartimento delle Dipendenze è molto attento ad aiutare chi desidera smettere – commenta Alessandro Coacci, direttore del dipartimento – abbiamo a disposizione un'equipe ultraspecializzata con medici, infermieri e psicologi e un'apparecchio che misura il monossido di carbonio, abbiamo esperienze di prevenzione ed informazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro, la gente ci chiede aiuto ed abbiamo previsto maggiori risorse. Per rispondere meglio attueremo un progetto interdipartimentale con Riccardo Senatore dell'Educazione alla Salute e Clemente Franco della Pneumologia”.

Per chi desidera smettere di fumare è in funzione, all'ospedale della Misericordia, il Centro Antifumo, realizzato in collaborazione fra la Pneumologia ed il Dipartimento Dipendenze. Con un afflusso di 250 pazienti l'anno, il centro è il secondo della Toscana per numero di utenti. “Accettiamo qualunque tipo di paziente, senza screening d'ingresso – afferma Luigi Rizziello, responsabile del Centro – per fare la visita basta l'impegnativa del medico, poi misuriamo la presenza di monossido di carbonio nel sangue e nei polmoni, al fine di capire la gravità della situazione, per valutare la dipendenza usiamo il test di Fagestrom, poi inizia la terapia.

I pazienti fanno 4-5 controlli nei primi mesi e vengono visti altre volte durante l'anno”.

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