Domenica 9 maggio si celebra anche in Toscana l’Ictus Day

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2004 22:55
Domenica 9 maggio si celebra anche in Toscana l’Ictus Day

firenze- Domenica 9 maggio anche la Toscana partecipa attivamente all’Ictus day, la giornata per la sensibilizzazione e l’informazione sull’ictus, una delle patologie più frequenti, più gravi ed impegnative per l’intero sistema sanitario. Organizzato dall’Italian Stroke Forum e dall’Associazione Alice, l’Ictus Day ha lo scopo di coinvolgere i cittadini, informandoli sul rischio e sulla possibilità di ridurlo attraverso la prevenzione e corretti stili di vita. Istituzioni ed esperti sono a loro volta chiamati ad impegnarsi sempre di più sul piano della prevenzione, della cura e della riabilitazione attraverso lo sviluppo di metodiche e attività che hanno già consentito in questi anni di compiere significativi passi avanti.

A Firenze l’appuntamento è in piazza S.S. Annunziata, dove per tutto il giorno verrà allestita una struttura per la diffusione di materiale informativo e dalle 11 alle 13 si svolgerà un talk show condotto da Luciano Onder con la partecipazione di giornalisti, medici, pazienti e pubblico. Interverranno anche l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, il professor Gian Franco Gensini, preside della Facoltà di Medicina e titolare della Cattedra di Clinica Medica e Cardiologia, e il professor Domenico Inzitari, responsabile regionale di Alice Toscana e direttore della Clinica Neurologica III - Stroke Unit, entrambi dell’Ospedale Careggi di Firenze.

“In Toscana – ricorda l’assessore Enrico Rossi – ogni tre quarti d’ora una persona viene colpita da ictus. Per questa patologia contiamo circa 11.000 ricoveri all’anno. Il 20% di queste persone muoiono, e il 30% riportano invalidità permanenti e handicap gravi. Il costo dell’assistenza, per i soli tre mesi dopo l’ictus è calcolabile in 50 milioni di euro l’anno, senza contare i pesanti costi individuali, sociali e familiari che una simile patologia comporta. La stragrande maggioranza delle persone colpite da ictus sono anziani, e anche per questo qui in Toscana, regione di anziani, ci stiamo impegnando particolarmente su questo versante.

In primo luogo per la prevenzione, con le campagne contro il fumo, l’alcol, per una corretta alimentazione, a favore dell’attività fisica, per stili di vita corretti. Una buona prevenzione potrebbe abbattere dell’80% il numero dei casi. Per quanto riguarda la terapia il nostro obiettivo è quello di estendere a tutti i cittadini toscani colpiti da questa patologia le cure di eccellenza assicurate nelle ‘stroke unit’ di Firenze (Careggi) e di Pisa (Santa Chiara), creandone di analoghe in tutti gli ospedali provinciali”.

Il ricovero in queste strutture dedicate infatti riduce del 20% la mortalità e la disabilità grave rispetto a un ricovero in un normale reparto. Ciò significherebbe per la Toscana 2200 morti o disabili gravi in meno ogni anno. “Per assicurare terapie sempre più efficaci, appropriate e uniformi – continua l’assessore - il Consiglio sanitario regionale ha inoltre di recente varato delle apposite “Linee guida” per la cura dell’ictus. Infine puntiamo molto sulla riabilitazione e sul potenziamento di una specifica rete integrata di servizi”.

L’ictus, infatti, come ricordano gli esperti, provoca deficit di movimento, difficoltà cognitive ed emotive, condiziona la vita quotidiana quando non impedisce pesantemente le più normali attività delle persone colpite. Se l’epidemiologia dell’ictus in Toscana è complessivamente in linea con i dati nazionali (che parlano in Italia di 700.000 persone colpite e di 50.000 casi in più entro il 2020) un recente studio nazionale finanziato dal Ministero della salute riconosce che il paziente con ictus acuto in Toscana riceve cure di primo livello di discreta qualità.

(sc)

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