Il blocco dell'addizionale Irpef per gli enti locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2004 23:29
Il blocco dell'addizionale Irpef per gli enti locali

"Il Governo, per bocca del sottosegretario Vegas, annuncia che 'molto probabilmente' sarà confermato per il prossimo anno il blocco dell'addizionale Irpef per gli enti locali. Questo accade dopo che il governo stesso aveva inserito lo sblocco in legge finanziaria. La situazione è grave e ridicola al tempo stesso. La confusione totale". E' il commento di Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci, alla notizia data stamani da Giuseppe Vegas. "Ci sentiamo presi in giro: se questi sono i risultati del "metodo Siniscalco", era meglio evitare di perdere tempo in riunioni inutili.

Il Governo fa una norma sui valori catastali degli immobili (peraltro mal formulata) e se la rimangia. Ne scrive un'altra sullo sblocco delle addizionali e si rimangia pure quella. Faccio tra l'altro presente che la conferma del blocco è incostituzionale (si veda la sentenza n. 37 / 2004). Sulle altre proposte assolutamente costruttive avanzate dall'Anci, per ora nulla. Tali proposte erano contenute anche in una lettera inviata direttamente al Presidente del consiglio lo scorso 22 ottobre, che finora non ha avuto risposta alcuna.

Evidentemente non interessa che i Comuni siano costretti a non fare investimenti e a chiudere o ridurre i servizi ai cittadini non avendo risorse disponibili". "Se il Governo ha deciso di andare alla rottura totale delle relazioni istituzionali con i Comuni - conclude Domenici - non c'è alcun dubbio che abbia imboccato la strada giusta".
"Se ipotizzavamo di incidere solo sulla pelle viva probabilmente saremo costretti a incidere sulla carne viva". E' fortemente allarmata l'assessore al bilancio Tea Albini dopo l'annuncio del sottosegretario Giuseppe Vegas sulla molto probabile conferma del blocco dell'addizionale Irpef per gli Enti Locali.

"Anch'io così come il sindaco - ha aggiunto l'assessore Albini - apprendo con preoccupazione le affermazioni del sottosegretario Vegas. Un provvedimento che, se confermato nei fatti, vanificherebbe ogni possibilità da parte dei Comuni di recuperare, almeno parzialmente, i tagli sui trasferimenti statali e le conseguenze della sciagurata politica dei 'tetti' portata avanti da questo governo". "Il Comune di Firenze - ha detto ancora l'assessore Albini - è attualmente impegnato, in sede di predisposizione del bilancio di previsione 2005, al tavolo di concertazione con le forze sociali e le categorie economiche, per valutare, fra l'altro, l'impatto dell'applicazione dell'addizionale Irpef sulla popolazione fiorentina, come unica possibilità per mantenere l'attuale il livello dei servizi.

Il venir meno di questa leva fiscale, ci vedrebbe costretti, nostro malgrado, a operare delle scelte, anche dolorose, nei confronti dei cittadini. Nelle prossime ore valuteremo l'effettiva portata del provvedimento e l'impatto sul nostro bilancio, in considerazione dell'ipotesi formulata dall'autorevole rappresentante del governo".

«Contro la legge finanziaria di Berlusconi, che aumenta il divario tra ricchi e poveri, servono proposte concrete ed innovative, che abbiano la capacità di promuovere un nuovo modello di sviluppo.

Non è possibile superare la crisi economica attuale senza mettere al centro i diritti della persona, il rispetto della natura, la sperimentazione di alternative concrete nei settori della sanità, dell'istruzione, dell'assistenza, della previdenza. In questo senso il ruolo propositivo della società civile è fondamentale e va sostenuto attivamente». 0 E' quanto ha dichiarato Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, annunciamdo il sostegno alla petizione della campagna "Sbilanciamoci" dal titolo "Un'Italia capace di futuro: pace, ambiente, diritti".

La capogruppo Unaltracittà/Unaltromondo ha invitato «Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, e Leonardo Domenici, nella doppia veste di sindaco di Firenze e di presidente dell'Anci, a sottoscrivere l'appello di "Sbilanciamoci". Si tratta di politiche che, se perseguite con un forte e unitario senso di responsabilità politica, possono dare linfa vitale all'economia del nostro paese, in un momento in cui l'attuale modello di sviluppo oltre che essere in crisi, è attraversato da profonde e crescenti diseguaglianze sociali ed economiche».

«La petizione di "Sbilanciamoci" - ha sottolineato Ornella De Zordo - promuove politiche pubbliche a sostegno di uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità e la promozione sociale, su una politica di pace e di cooperazione basata sull'accesso ai diritti e non sulla conquista di nuovi mercati. Serve per questo una strategia di sviluppo basata sulla coesione sociale e sulla redistribuzione del reddito per allargare la sfera dei diritti sociali. Ecco nel dettaglio alcune proposte: riduzione del 10% delle spese militari e ritiro delle truppe militari italiane dall'Iraq; rafforzamento del fondo sanitario nazionale e del fondo per le politiche sociali; promozione di una politica fiscale improntata a principi di equità e progressività; introduzione di una legge sulla contabilità ambientale che persegua uno sviluppo sostenibile; attuazione del protocollo di Kyoto; aumento delle spesa sociale; la riforma della cooperazione allo sviluppo svincolandola dalle priorità della politica estera italiana; l'introduzione di una legge sul diritto di asilo; il sostegno dell'economia solidale."

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