Marrone di Caprese Michelangelo verso l'Igp

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2004 15:29
Marrone di Caprese Michelangelo verso l'Igp

firenze- Michelangelo Buonarroti da bambino se ne è sicuramente cibato. E prima di lui gli Etruschi e prima ancora i primitivi popoli Liguri che abitarono queste vallate. Fin dai tempi più antichi il marrone ha avuto un'importanza economica e sociale fondamentale per la zona di Caprese Michelangelo, conosciuta per i suoi castagneti plurisecolari. E ancora oggi qui la castanicoltura può contare su una produzione di circa 950 ettari e di circa 5-6000 quintali.
E’ questa attività che potrà beneficiare di un ulteriore slancio grazie al riconocsimento dell’Indicazione geografia protetta, l’Igp, il cui iter proprio in queste settimane ha raggiunto una fase di particolare rilievo.

Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha infatti fissato la riunione di pubblico accertamento per il prossimo 21 Ottobre (ore 15, Sala Gessi del Castello, Caprese Michelangelo). In questa sede verrà definitivamente discusso e approvato il disciplinare di produzione di questo storico prodotto. E’ quanto rende noto l’assessore regionale all’agricoltura Tito Barbini, sottolineando che questo risultato è stato raggiunti grazie all’impegno dei castanicoltori di Caprese che si sono costituiti in comitato promotore e hanno dato il via alla richiesta d’inserimento nell’elenco dei prodotti di qualità riconosciuti dalla Comunità Europea.
La richiesta di riconoscimento dell’Igp al Marrone di Caprese Michelangelo è stata inizialmente presentata alla Regione Toscana che ha già dato il proprio parere favorevole nell’ottobre 2002.

Durante la riunione di accertamento, alla quale sono invitati tutti gli operatori che hanno interesse specifico a questa produzione, verrà data lettura pubblica del disciplinare ovvero del metodo di produzione che si renderà necessario applicare per la certificazione di qualità.
Successivamente il disciplinare sarà oggetto di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed una volta inviato alla Commissione europea si potranno creare le condizioni per un primo riconoscimento di livello nazionale, in attesa del definitivo parere comunitario.

(com/pc)

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