Grandi chef all’opera nella domenica di Boccaccesca

Redazione Nove da Firenze
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09 ottobre 2004 22:44
Grandi chef all’opera nella domenica di Boccaccesca

CERTALDO (FI) – E’ arrivato il momento delle Lezioni di cucina: ben otto fra gli chef più accreditati in Italia si alterneranno nel Giardino di Palazzo Pretorio per svelare al pubblico di Boccaccesca qualche piccolo segreto dell’arte culinaria. Fabio Rossi del ristorante Biagio Pignatta, Sara Conforti e Andrea Mancini del ristorante Osteria del Vicario, Ombretta Giovannini e Filippo

Saporito de La Leggenda dei Frati, Matia Barciulli del ristorante Badia a Passignano e Mauro e Franco Bazzani, maestri pasticcieri certaldesi saranno a disposizione del pubblico domani dalle 17 in poi.

Previsto per domani anche il primo dei due appuntamenti con lo champagne, vino che caratterizza questa edizione della Rassegna di Prodotti e Piaceri del Gusto.

Alle 18 Luigi Pizzolato, docente dell’Associazione Italiana Sommelier , presenterà Lo spumante per eccellenza, proponendo un tasting dei prodotti Satén, Zero e Rosè della famosa casa Contadi Castaldi (Franciacorta). La degustazione è gratuita per chi mostrerà il biglietto di ingresso alla manifestazione, e si terrà nella chiesa di Palazzo Pretorio sede, fra l’altro, anche dell’Enoteca di Boccaccesca, attiva dalle 17 alle 21.

Come Ospiti d’eccezione, infine, saranno presenti sia domani che nel prossimo fine settimana le città di Altamura e Amalfi con i loro prodotti tipici, anch’essi Presidi Slow Food: il Pane tradizionale di Altamura e il Limone sfusato di Amalfi.



Nel paesaggio che caratterizza la zona di Altamura è ancora possibile scovare, dietro gli angoli delle case, i tradizionali forni in pietra: realizzati nell’Ottocento, hanno tipiche cappe molto alte, pale dai manici lunghissimi, bocche capaci di ospitare anche più di 300 chili di pane. Il pane tradizionale di Altamura, caratterizzato dalla tipica forma di cappello a falda larga e dalla crosta dorata, è stato il primo ad ottenere la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

In una atmosfera allegra e gioiosa come solo quella campana sa essere, poi, limoni e, ovviamente, limoncello a volontà.

Le origini del Limone Sfusato risalgono addirittura ad epoca romana: dalle rovine della città di Pompei sono emersi affreschi raffiguranti una pianta di limoni nei cui frutti alcuni esperti hanno riconosciuto i tratti caratteristici dello Sfusato.

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