Lo stadio da serie A di Siena si presenta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2004 19:47
Lo stadio da serie A di Siena si presenta

Si chiama "Sette su sette" il progetto che ha vinto il concorso per la realizzazione del nuovo stadio, sviluppato dal Marco Pavarani di Reggio Emilia, con Davide Marazzi e Paolo Iotti.
Una capienza di oltre 20.000 posti, parcheggi, posti riservati per portatori di handicap, parcheggi riservati per arbitri e atleti separati dal pubblico, parcheggi per bus e automezzi, spazi per attività, uffici, foresteria, alloggi di servizio sono le caratteristiche della nuova struttura inserita nel contesto ambientale dell’area di Isola d’Arbia in modo completamente coerente con l’ambiente circostante.


Come un anfiteatro greco il disegno del nuovo stadio si apre quindi per accogliere il paesaggio ed inquadrare Siena sullo sfondo. Nella morfologia dell’area prende infatti forma l’architettura del nuovo stadio che si allunga a configurare una capiente area per concerti ed eventi all’aperto.
"E’ un progetto che rispecchia appieno le caratteristiche del territorio – ha detto il sindaco di Siena Maurizio Cenni nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina 1 ottobre a Siena – La struttura si inquadra perfettamente con il paesaggio circostante.

Questo sarà lo stadio di Siena, un disegno pensato e voluto per la nostra città. La capienza di oltre 20.000 posti, la qualità della struttura, il rispetto e la coerenza con il territorio, la capacità di offrire servizi e accogliere attività che si sviluppano non solo nei giorni delle partite erano gli obiettivi del concorso indetto. Il progetto che ha vinto non a caso si chiama "Sette su sette", perchè l’intenzione è quella di farlo vivere costantemente con iniziative, con eventi, con strutture in grado di attrarre utenza".
"Il concorso e il progetto che abbiamo presentato – ha continuato Cenni – rappresentano un grande sforzo che l’amministrazione sta facendo per tutta la città, per continuare a fare crescere lo sport, per dare a Siena uno stadio da serie A, per rispondere alle esigenze dei tifosi, degli sportivi, della società di calcio.

L’investimento previsto dal comune di Siena per la realizzazione dello stadio da serie A è di circa 40 milioni di euro"
Lo stadio avrà una capienza per più di 20.000 spettatori suddivisi in quattro settori: la tribuna coperta (8.000 posti), la curva Robur (4.500 posti), i distinti (4.000 posti) ed il settore ospiti (3.500 posti). Un impianto innovativo, capace di garantire i più elevati standard funzionali e di sicurezza oggi raggiungibili. Grazie alla previsione di strutture e servizi collaterali per attività sportive, educative, terziarie, ricettive e commerciali, il sistema-stadio vivrà sette giorni su sette, offrendo ai cittadini una importante alternativa al centro storico
Sul lato ovest, seguendo il progetto, sta l’unico bordo costruito.

Si tratta di una copertura abitata che emerge dal terreno e si protende a sbalzo a coprire la sottostante tribuna. La copertura poi si conclude sulla nuova curva Robur. Questa è immaginata come una strada climatizzata all’interno della quale, oltre a 500 posti esclusivi, troveranno sede servizi e funzioni di rappresentanza dello stadio, tra le altre anche le aree vip con salette riservate, le aree stampa con 150 postazioni addetti stampa, 5 postazioni telecronisti, 50 posti in sala stampa, 120 posti in sala conferenza.

Ed ancora, altre strutture che troveranno posto sono il centro congressi, alcuni negozi, un grande ristorante panoramico, il centro medico.
Per quanto riguarda poi il progetto del verde e degli spazi aperti, il progetto conferma il carattere rurale dell’area limitandosi a precisare il disegno e immagina un parco agricolo finalizzato alla didattica. Il parco, sviluppandosi da Ovest ad Est nell’avvallamento della Bandita mette in relazione i luoghi, un percorso ciclo-pedonale a ridosso del fosso ne costituisce la dorsale principale.

Lungo il percorso, oltre ad aree attrezzate per la sosta, nel progetto sono collocate piccole strutture sportive immerse nel verde.
Lo stadio è servito ad ovest dalla via Cassia e ad est dalla nuova bretella Renaccio - Isola d’Arbia e dalla ferrovia. Il progetto per il nuovo impianto prevede di disporre 2.500 posti auto e 50 posti bus attentamente pianificati al fine di contenerne al massimo l’impatto ambientale. I posti auto saranno separati per flussi e tipologie di utenti (tifosi locali, tifosi ospiti, VIP, atleti, media ) al fine di consentire la massima efficienza nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico.


Il concorso ha avuto un carattere internazionale. Di prestigio la commissione presieduta da Ippolito Pizzetti, che da più di un decennio insegna come professore a contratto presso le Università di Roma, Palermo, Venezia e Ferrara, ha esaminato 152 proposte di progettazione, arrivando con varie fasi di selezione ai cinque finalisti che hanno presentato i rispettivi progetti preliminari, oggetto della valutazione odierna.
Il gruppo di progettazione che ha vinto il concorso per lo stadio è composto da Marco Pavarani (capogruppo), Paolo Iotti, Davide Marazzi.

Hanno collaborato Valentina Adami, Matteo Francesconi, Alessia Testa, Dario Varotti, Alberto Verde, Studio Suprema (rendering). Hanno lavorato sulla consulenza per quanto riguarda le strutture, Favero e Milan Ingegneria, Maurizio Milan, Alessandro Bonaventura; per la consulenza per gli impianti, Manens Intertecnica, Gaetano Viero, Silvano Posenato; per la consulenza per la fattibilità ambientale, A.I. Engineering, Mirna Terenziani; per la consulenza per la progettazione ambientale, Emilio Trabella; per la consulenza per controllo costi e sicurezza, Studio Gasparini, Piero Antonio Gasparini, Giovanni Gualerzi; per la consulenza per lo sviluppo prototipo involucro di facciata, S.P.I.

International, Giancarlo Pilotto; per la consulenza per le valutazioni finanziarie, Matteo Donelli.

Curriculum degli architetti
Paolo Iotti è nato a Reggio Emilia il 22 maggio 1973, Marco Pavarani è invece nato a Parma l’11 ottobre 1973.
Dal 1997 prestano collaborazione presso diversi studi professionali e dal 1999 svolgono attività professionale in proprio a Reggio Emilia. Nel 2001 hanno aperto lo studio associato "Iotti + Pavarani Architetti". Ambito di attività dello studio è la progettazione architettonica alle varie scale (dal design d'interni, alla progettazione architettonica, al landscape), per entrambi i settori, pubblico e privato.


Progetti e realizzazioni all'attivo spaziano in più settori: museale, culturale, sportivo, commerciale, residenziale, paesaggistico. Nel 2000 hanno vinto il primo premio al concorso per un Monumento alla pace e alla libertà di Correggio, a Reggio Emilia, opera realizzata. Nel 2001, primo premio del concorso per il Centro Civico e Culturale "La Corte", Traversetolo, a Parma, opera in corso di realizzazione. Nel 2003, primo premio del concorso per il Centro Civico di Villa Minozzo a Reggio Emilia, opera in corso di progettazione definitiva.

Ancora nel 2003, premio per progettisti più giovani nell’ambito della "Medaglia d’oro all’architettura italiana" indetto dalla Triennale di Milano, con la Menzione d’onore per la sezione spazi e infrastrutture pubbliche. Inoltre, sono in corso di realizzazione la Biblioteca comunale di Albano Sant’Alessandro, a Bergamo (con Centro Cooperativo di Progettazione); gli interventi residenziali a Reggio Emilia, Bologna, Vicenza, Basilea.
Davide Marazzi, nato a Mirandola, Modena, nel 1974, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 2000 con Cino Zucchi con il quale ha lavorato dal 1999 al 2001 (Centro per le Arti Contemporanee di Roma, parco pubblico a Brescia, Chiesa di San Giacomo a Foligno).
Dal 2001 collabora a Parma con Guido Canali per il quale, oltre ad alcuni progetti preliminari e definitivi, segue il progetto esecutivo per la nuova sede Smeg a Guastalla, a Reggio Emilia, e come responsabile di progetto un comparto residenziale per 1500 abitanti nell’area ex-Alfa Romeo del Portello a Milano (in corso di realizzazione).

Nel 2000 vince il premio Collamarini dell’Ordine degli Architetti di Bologna.

In evidenza