Amici della Musica Firenze: via la Stagione 2004-05

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2004 23:17
Amici della Musica Firenze: via la Stagione 2004-05

Reduce dal trionfale successo bolognese con l’amico Claudio Abbado e la Mahler Chamber Orchestra, il grande MURRAY PERAHIA, pianista acclamato nelle sale concertistiche di tutto il mondo, giunge ora a Firenze per tagliare il nastro inaugurale della stagione 2004-05 degli Amici della Musica di Firenze: Sabato 2 Ottobre, al Teatro della Pergola (ore 21), Perahia presenta un programma che segue un illuminante percorso cronologico, da Bach (Partita n. 1 BWV 825) fino a Brahms, passando per Beethoven (la Sonata “Waldstein”) e Schumann (Fantasiestücke op.

12).

Il concerto (fuori abbonamento) segna il ritorno assai atteso di Perahia, figura di spicco internazionale che oltretutto avvia la prestigiosa galleria di pianisti presenti in questa stagione concertistica. Murray Perahia è legato agli Amici della Musica da lunga frequentazione ed amicizia: il suo primo recital per la nostra Associazione lo tenne nel 1973, appena conquistato il prestigioso Concorso Internazionale di Leeds, e da allora la sua presenza è un appuntamento costante.

Nato a New York, collaboratore di Rudolf Serkin e poi di Benjamin Britten, legato da amicizia e stima al grande Horowitz, Perahia non ha bisogno di particolari presentazioni: ricorderemo la sua presenza a fianco dei Wiener e dei Berliner Philharmoniker, delle Orchestre di Boston, Philadelphia, Cleveland e Pittsburgh, nonché le sue costanti collaborazioni come direttore e solista con la Chamber Orchestra of Europe, la Franz Liszt Chamber Orchestra, la Camerata Salzburg e l’Academy of St. Martin in the Fields, sua fedele compagna nelle più recenti registrazioni.

Dopo essersi dedicato al Settecento di Händel, Scarlatti e Bach, Perahia sta ora ritornando, con una nuova profondità maturata da quella frequentazione, agli autori classici e romantici: è stato incaricato di curare una revisione critica delle Sonate di Beethoven per una nota casa editrice tedesca (impegno monumentale, che lo occuperà per dieci anni), mentre fra la sue ultime imprese discografiche merita davvero di essere segnalato il cd dedicato agli Studi op. 10 ed op. 25 di Chopin, proposti in letture esemplari per la bellezza del suono ed un pathos temperato dall’eleganza.

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