Premiati oggi a Firenze i vincitori di Words on violence
Indagine fotografica sullo sfruttamento minorile nel mondo globalizzato dal 3 al 14 luglio a Poggibonsi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2004 17:28
Premiati oggi a Firenze i vincitori di <I>Words on violence</I><BR>Indagine fotografica sullo sfruttamento minorile nel mondo globalizzato dal 3 al 14 luglio a Poggibonsi

firenze- "La violenza fa molte vittime, ora ha anche molti avversari". Lo hanno scritto Max Braun e Philippe Riechel, due ragazzi tedeschi che tra 14 finalisti si sono aggiudicati oggi, nella sala Affreschi del Consiglio Regionale, il primo premio del concorso europeo "Words on violence", frasi contro la violenza, ultimo atto di una quattro giorni che ha concluso la campagna europea di sensibilizzazione sulla violenza domestica e sui minori promossa dall'associazione fiorentina Wow.
Parlare di violenza è difficile.

"Questa iniziativa, a cui come Regione abbiamo dato il nostro contributo - ha sottolineato il vice presidente della Toscana Angelo Passaleva, che stamani ha consegnato i premi - ha ottenuto un doppio risultato. Siamo riusciti a far riflettere i giovani e attraverso loro anche chi è meno giovane su un tema dove spesso troppe sono le reticenze, per paura o vergogna. Abbiamo accresciuto la loro consapevolezza. E sono arrivate anche richieste di aiuto, a cui operatori preparati hanno potuto far fronte".

Al concorso, grazie anche al sostegno dell'Unione europea, hanno partecipato ragazzi spagnoli, tedeschi, greci, portoghesi, polacchi e rumeni, oltre che italiani: 4.500 giovani tra i 15 e i 18 anni di 85 scuole, da sette paesi europei. Il 23,1% di loro ha confessato esperienze di violenza personale.
Il contributo al progetto della Regione Toscana ha permesso in particolar modo di facilitare la partecipazione di paesi come la Polonia e la Romania, in cui il problema della violenza sui minori è particolarmente grave.

Tra le frasi finaliste, ce n'è una di due studenti rumeni particolarmente significativa di una realtà di diritti negati spesso tacitamente accettata: "Proprietà privata! - scrivono - Questa è la mia anima, non è permesso entrare con gli stivali, ma solo con l'amore e la comprensione. Firmato: tuo figlio". Una riflessione e allo stesso tempo una denuncia. Grazie alla rete informale di soggetti pubblici e privati che si è creata con il progetto è stato realizzato anche un video - "Dobbiamo proprio parlarne?" è il titolo - e un booklet informativo, tradotti in tutte le lingue dei partner che hanno aderito, diffuso nelle scuole e spiegato da operatori specializzati.

Sarà stampata anche una cartolina. Lo slogan scelto è: "La violenza lascia i lividi, solo l'amore dà i brividi". Per tutti gli studenti premiati c'è un biglietto aereo ed un soggiorno di 4 giorni a Firenze.

Cinquanta foto in bianco e nero, immagini incisive e delicate commentate da poesie che trattano il tema dello sfruttamento minorile nel terzo mondo. Ecco una toccante indagine fotografica di Edoardo Gianotti, raccolta in una mostra che sarà ospitata dal 3 (Inaugurazione alle ore 11,00 ) al 14 luglio presso la Sala Quadri del Palazzo Comunale di Poggibonsi (Siena), a cura dell’Associazione culturale Timbre, in collaborazione con il Comune di Poggibonsi e il C.I.S.V (Comunità Impegno Servizio Volontariato) di Torino, una delle organizzazioni italiane più attive nella solidarietà e nei progetti di cooperazione e sviluppo solidale nel terzo mondo.

La mostra, dal titolo “Il cielo sopra i bambini”, si svolge nell’ambito del Festival interculturale “Atuttomondo” edizione 2004 ed è la prima volta che viene allestita in Toscana. Orario: lunedì-domenica dalle 17 alle 20. Ingresso libero.

“Il lavoro minorile nei paesi poveri del mondo – spiega Edoardo Gianotti, antropologo e fotografo - può rappresentare con buona approssimazione la situazione dell’Europa prima della guerra. Per quanto quello spazio temporale sia breve ci sentiamo evoluti e lontani rispetto a quell’altrove “barbaro” che collochiamo ad una distanza imprecisata.

Eppure quell’altrove ha il volto di milioni di bambini sotto i diversi cieli in questo nostro presente. Il problema ha connotati gravi e necessita di azioni ferme ed urgenti sia a livello nazionale che internazionale”. La visione di bambini che lavorano urta le nostre coscienze solo per attimi, poi si dissolve nella quotidianità. La sofferenza di quei bambini e il loro precario futuro non ci coinvolgono. “Queste immagini - sottolinea Edoardo Gianotti - ci avvicinano al vasto e complesso problema e, se ci richiamano a riflettere sullo sfruttamento infantile di questa nostra umanità globalizzata, ci invitano anche a considerare le contraddizioni del tutto occidentali che toccano molti altri bambini che non lavorano, quelli lasciati soli davanti ad un video da genitori troppo stanchi o troppo lontani”.

Per assicurare un alto benessere materiale, per possedere occorre guadagnare, occorre lavorare di più. E nasce l’interrogativo: sono i beni di consumo funzionali al benessere del bambino o sono i bambini funzionali alla produzione di quei beni? Wim Wenders, nel film Il cielo sopra Berlino, evoca una Berlino sofferente e divisa, assistita dall’aiuto degli angeli. Invisibili, discreti essi aiutano senza chiedere riconoscenza, completamente privi di ego. Si gratificano senza prendersi il merito del successo del loro aiuto.

Non giudicano. La scelta del titolo di questa raccolta di fotografie vorrebbe rievocare quello spirito. “Immedesimandoci in quegli angeli, osservando queste immagini – conclude Gianotti - forse potremo anche recuperare in noi l’attenzione e la sensibilità che il problema esige per un richiamo all’azione”.

Il C.I.S.V (Comunità Impegno Servizio Volontariato) è un organismo di volontariato internazionale, la cui attività è iniziata nel 1961. In Africa e America latina sostiene progetti di sviluppo nei quali sono prioritari la partecipazione della popolazione e la formazione degli animatori locali.

In Italia realizza strumenti di informazione e promuove iniziative di costruzione di una nuova cultura di pace, giustizia e solidarietà. Il C.I.S.V. è un'associazione filantropica completamente indipendente da ogni governo, partito politico, istituzione religiosa o altra associazione "ombrello". E’una organizzazione senza scopo di lucro ed ha come scopo principale l'educazione alla Pace e all'amicizia interculturale che promuove in costante sviluppo su tutto il globo attraverso centinaia di progetti che si realizzano ogni anno.

Il C.I.S.V. è oggi presente in 98 paesi, tra cui l'Italia, dove si è sviluppata in 12 città: Bologna, Cortina, Ferrara, Forlì, Firenze, Gorizia, Milano, Modena, Padova, Reggio Emilia, Roma e Trento.

Informazioni mostra: tel/fax 0577/981298 – 368/677074 e-mail: teatroverdi@valdelsa.net

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