All’indomani dell’ultima trionfale replica dei Maestri cantori di Wagner, ZUBIN MEHTA e l’ORCHESTRA DEL MAGGIO concludono anche l’integrale delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven, ciclo seguito da un pubblico foltissimo nei precedenti appuntamenti.
Sabato 8 maggio, alle ore 20.30, al Teatro Comunale, verranno eseguite le due Sinfonie che mancano ancora all’appello: l’agile Seconda in re maggiore op. 36 e la dionisiaca, vitalistica Settima in la maggiore op. 92, detta “l’apoteosi della danza”.
Il concerto è l’omaggio che Firenze tributa al Maestro Carlo Maria Giulini - il grande direttore che ha legato il proprio nome in maniera indissolubile alla storia del Festival e del Teatro - alla vigilia del suo novantesimo compleanno.
La serata, inoltre, è dedicata all’AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie, la cui sede di Firenze festeggia quest’anno il trentennale dell’attività a sostegno della ricerca.
Ma l’intenso fine settimana del Festival non si esaurisce qui: domenica 9 maggio, sempre alle ore 20.30 ed al Teatro Comunale, è in programma l’atteso ritorno di ARCADI VOLODOS, lo straordinario, virtuoso pianista russo già applauditissimo al Maggio Musicale 2001.
Il programma del suo recital si apre ancora nel nome di Beethoven con l’esecuzione delle Sonate op.
26 e op. 110. Nella seconda parte, Volodos propone la Sonata n. 8 op. 66 di Aleksander Skrjabin incorniciata da una nutrita serie di brani del compositore russo (Énigme op. 52 n. 2, Guirlandes op. 73 n. 1, la Mazurka op. 3 n. 7, il Preludio op. 16 n. 1, Feuillet d'Album op. 45 n. 1, i Preludi op. 37 n. 1 e op. 11 n. 16, gli Studi op. 42 n. 3, op. 8 n. 11 e n. 12).
Pochissimi i posti liberi per il concerto di Mehta; ancora biglietti disponibili, invece, per il recital di Volodos, in vendita alla Biglietteria del Teatro (Corso Italia, 12) da un’ora prima l’inizio del concerto.