Una delle più scatenate e politicamente impegnate formazioni della scena britannica al Tenax, mercoledì 5 maggio - ore 22 – ingresso 15 euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2004 19:25
Una delle più scatenate e  politicamente impegnate formazioni della scena britannica al Tenax, mercoledì 5 maggio - ore 22 – ingresso 15 euro

Approda mercoledì 5 maggio al Tenax – ore 22, ingresso 15 euro, prevendite abituali - il sound system degli Asian Dub Foundation, uno spettacolo promosso da Le Nozze di Figaro, Music Pool e Live nell’ambito della rassegna Fabbrica Europa 2004. In attività da oltre un paio di lustri, gli Asian Dub Foundation non hanno bisogno di molte presentazioni. La loro storia nasce nel 1993, e nel 1995 ha la sua prima testimonianza discografica con l'lp Facts And Fictions. E' giusto ricordare che prima ancora di incidere, la fama di ADF, era già notevole...

Inevitabile, per un "collettivo aperto" che ha saputo offrire fin dall'inizio una esplosiva ed inedita combinazione di rabbia punk, elaborazioni elettrodigitali, furori del breakbeat, tradizione indiana e molta, molta consciousness. Il tutto offerto da live set incendiari: finalmente la voce dei giovani angloasiatici veniva fuori, e nella maniera più creativa e coinvolgente possibile. Senza compromessi. Rafi (1997) e il suo upgrade Rafi's Revenge (1998) davano la consacrazione definitiva alla Foundation a livello mondiale, così come il successivo Community Music manteneva alto il livello dello scontro: liriche scomode e crude, contro ogni ipocrisia, e una pozione musicale a base di Asia (in molte linee melodiche), Giamaica futurista (jungle, dub, ska) e contemporaneità britannica (fra techno, breakbeat e drum'n'bass).

La loro musica infatti è una fusione dei suoni e dei canti tradizionali indiani con le nuove sonorità moderne ragga-jungle-drum'n'bass, ma è altrettanto importante il loro aspetto politico, visto che dichiaratamente combattono ogni forma di razzismo ed ingiustizia sociale. Più che un gruppo, gli ADF amano definirsi una comunità (o come dicono "un collettivo formato dai workshop"), come il loro disco Community Music, che poi è il nome della scuola musicale dove alcuni di loro si sono incontrati.

Qualcosa magari difficile da spiegare e da raccontare, ma molto più facile da ascoltare e da ballare, con un suono letteralmente esplosivo. Enemy of the Enemy , il loro ultimo lavoro include i contributi di artisti come Ed O'Brien dei Radiohead, Sinead O'Connor, Hindi vocalist Sonia Mehta, On-U Sound's Ghetto Priest, Navigator.

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