Sulla vicenda accaduta domenica all’Olimpico si sprecano i retroscena. Vengono lanciate ipotesi, le più disparate, sulle finalità che avevano le due tifoserie romane sui motivi di interruzione del derby . A due giorni dal fatto, con le inchieste della magistratura in corso, si analizza anche il potere dimostrato dai personaggi del tifo organizzato (tre persone) che hanno deciso per gli altri 80.000. Il tutto con una confidenzialità (prossemica) verso i giocatori che ha stupito lo stesso presidente della Federcalcio, improvvisamente risvegliato . “A dire la verità ho visto anche un braccio (di uno dei tre capi tifoseria giallorossa) sulla spalla di Totti….” ha precisato Carraro, commentando i rapporti giocatori-ultrà in un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. Analizzare e raccontare il tipo di rapporti – sempre esistiti, ma oggi molto evoluti - tra i capi delle tifoserie e le società calcistiche significa addentrarsi in una “no flight zone”, fatta di coni d’ombra e di messaggi trasversali .
Lo sa bene chi professionalmente, interpretando il giornalismo nella sua accezione più vera, prova a raccontare il back stage del “rito” della domenica da altri punti di vista. In questo senso vogliamo segnalare ai lettori di Nove un ottimo articolo pubblicato ieri dai colleghi della redazione sportiva di fiorentina.it, titolato “Il Derby di Roma e gli equilibri del tifo….”. In forma molto semplice l’autore descrive lo stato dell’arte dei rapporti – anche economici – tra i capi tifoseria e le società calcistiche di maggior peso nazionale, compresi i retroscena che si stanno disvelando dietro i fatti dell’Olimpico e come questo modo di rapportarsi si stia diffondendo ovunque, Firenze inclusa. Uno stimolo interessante che vale la pena di leggere (link sottostante diretto) e del quale ringraziamo i colleghi di fiorentina.it . La Redazione Sportiva di Nove da Firenze
