Dopo la bruciante sconfitta casalinga con la Triestina al Bentegodi arriva la Fiorentina. La squalifica di Minelli e l’infortunio di Alberto Comazzi - ieri il difensore gialloblù ha svolto un allenamento differenziato a causa di un trauma alla caviglia sinistra - complicano i piani dell’allenatore del Verona Sergio Maddè. “Faremo di necessità virtù - ha detto il mister dei gialloblù - ma non possiamo nascondere una situazione difficile. D’altronde l’organico è questo e cercheremo di dare il massimo anche contro la Fiorentina.
Devo dire che mi preoccupo soprattutto per la condizione psicologica della squadra. Questo non è un periodo facile. Abbiamo rallentato la nostra corsa e anche in campo c’è meno aggressività. Ma devo anche ammettere che non siamo particolarmente fortunati. Questo non deve essere un alibi ma una spinta in più per reagire. Sono convinto che questo gruppo di ragazzi può regalare ancora molte soddisfazioni a società e tifosi ma deve continuare lavorare come ha sempre fatto in questi due mesi e mezzo.
Con la stessa grinta, con la stessa professionalità. Bisogna cacciare immediatamente tutti gli elementi negativi. Non solo le facili illusioni ma anche le lusinghe e, soprattutto, le critiche. Serve una corazza contro tutto e tutti”. L’allenatore spera di recuperare Comazzi ma l’assenza di Minelli è certa e, quindi, bisogna individuare l’uomo in grado di giocare a sinistra di Angan. La prima scelta potrebbe essere Cassani, con Campana o Dossena sulla fascia sinistra e Vicari a sinistra. “Ma sono situazioni che valuteremo in questi giorni di allenamento – ha proseguito Maddè - anche perché non si deve escludere l’impiego di Campana.
Vedremo, scioglieremo le riserve poche ore prima della partita. Ma voglio vedere anche gli aspetti positivi. Bisogna registrare il ritorno di Papa Waigo, il recupero di Salvetti. Abbiamo problemi in difesa, è vero, ma negli altri reparti abbiamo alternative interessanti, giocatori che possono tornar utili anche nell’arco dei novanta minuti”. AS
