Fiorentina, un gruppo che cerca la continuità e la propria tifoseria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2004 11:05
Fiorentina, un gruppo che cerca la continuità e la propria tifoseria

Con la vittoria sulla capolista Palermo la Fiorentina si è riproposta nella lotta promozione. I distacchi e il numero di squadre davanti sono ancora molti, ma vincere con la prima obbliga i viola a continuare a crederci. Come ha detto il navigato Mondonico, contro il Palermo è stato soprattutto il rumore della vittoria a suscitare queste nuove attenzioni. Ma non è solo questo: la media a cui sta viaggiando la squadra viola con la nuova guida tecnica - 1,83 punti a partita contro i precedenti 1,27 – indicano un netto miglioramento.

Il gruppo sembra adesso molto meno pauroso nell’affrontare le grandi responsabilità delegate con gli acquisti di Gennaio. Questo fattore, unito ad una maggiore cattiveria in campo (vedere i cartellini…) ed un pizzico di fortuna, sta determinando la primavera dei viola. Tra i giocatori è iniziata una sorta di “staffetta” tra chi è in campo e chi è fuori, cosicché chi viene chiamato risponde con i fatti : emblematico l’abbraccio tra Riganò e Vryzas (nella foto la gioia del greco dopo il gol partita) venerdì sera al rientro negli spogliatoi. I limiti di gioco sono ancora tutti lì, ma c’è la consapevolezza di poter sfruttare fino in fondo la larga rosa della squadra: l’azzeramento dei rapporti imposto con l’arrivo di Mondonico ha rimesso molti giocatori, se non tutti, sullo stesso piano (anche Maspero potrà dire la sua quando gli capiterà l’occasione…). Adesso servono due cose per provare veramente a lottare fino a Giugno. La prima è la continuità di risultato in trasferta: deve arrivare la vittoria pesante, di carattere .

Verona è lì, mancano poche ore. Un risultato pieno giovedì sera consentirebbe alla Fiorentina di ribaltare il suo cammino in una settimana precisa. L’altro fattore determinante è che si ricompatti velocemente la tifoseria, con o senza (sarebbe meglio, ad ognuno i suoi compiti) intermediazioni istituzionali. La scelta della forma di sciopero della curva Fiesole è sembrata fin dall’inizio eccessiva: ma i 45 minuti di silenzio sono dovuti più alla richiesta economica per i “mini abbonamenti” che non agli scarsi risultati ottenuti.

Ecco perché c’è stata la mediazione del palazzo “politico “ venerdì scorso. La società non molla di un centimetro: Della Valle nella conferenza stampa del dopopartita ha chiesto di stare uniti fino a Giugno , vuole “solidarietà obiettiva”. Poi, in base al risultato finale, saranno prese le necessarie decisioni. Ma le parole “mini abbonamenti” non sono state pronunciate anche se erano di sottofondo a tutto il discorso del patron viola. Adesso la vittoria in pieno recupero contro la capolista costringerà la Curva Fiesole (che è stata tutt’altro che tenera con gli striscioni indirizzati al presidente e al direttore organizzativo) a sospendere il silenzio di metà partita o, più chiaramente, a legarlo come forma di protesta alle richieste economiche della società per le prossime partite casalinghe . AS

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