Sabato e domenica nel cuore del Chianti Classico una due giorni dedicata all’enologia toscana
L'olio può essere oggetto di contraffazioni e di... furbe presentazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2004 12:07
Sabato e domenica nel cuore del Chianti Classico una due giorni dedicata  all’enologia toscana<BR>L'olio può essere oggetto di contraffazioni e di... furbe presentazioni

Castellina in Chianti (Si), 11 Marzo 2004- In un momento in cui il mercato del vino stenta a trovare degli stimoli per una auspicabile ripresa, un gruppo di piccoli produttori di Chianti Classico si interrogano con una conversazione con la stampa di settore italiana e straniera per capire quale sarà il loro futuro, e nel frattempo si propongono agli addetti ai lavori (sabato 13 marzo) e al pubblico (domenica 14 marzo) con i loro vini con prezzi al di sotto dei 7 Euro franco cantina.
“Grandi vini e piccoli prezzi.

Sarà questo il futuro del mercato vitivinicolo?” è il tema sul quale, sabato pomeriggio alle 17, si svilupperà la tavola rotonda guidata da Paolo Ignesti della Regione Toscana, di cui saranno protagonisti i 17 produttori di Chianti Classico.
A Casafrassi, nel Chianti Classico, cuore di una delle zone di produzione più note al mondo per il vino, si sono dati appuntamento, il prossimo fine settimana, un drappello di piccoli produttori per far scoprire a tecnici del settore, turisti e appassionati i loro vini curati come opere d’arte con un ottimo rapporto qualità prezzo con la manifestazione "Chianti da scoprire".


Questi gioielli dell'enologia toscana, prodotti con un altissimo livello qualitativo hanno un grande pregio: quello di essere accessibili a tutti. Le etichette proposte in degustazione infatti costeranno mediamente dai 5 ai 7 euro franco cantina.
La giornata di sabato 13 sarà interamente dedicata agli operatori del settore: un’occasione unica per incontrare i produttori e sentirli raccontare con passione la vita di grappoli d'uva che crescono su un territorio vocato alla viticoltura da sempre, maturano al sole del Chianti, diventano un vino rosso che esprime il carattere della terra che lo produce: dal colore intenso, dal profumo di fiori e di boschi, dal gusto deciso come il carattere dei toscani.
Domenica 14 marzo invece i 17 produttori di “Chianti da scoprire” ospiteranno nella suggestiva location dell’Azienda Casafrassi quanti vogliono vivere l’emozione di conoscere un territorio attraverso il suo vino più noto.


Dopo aver scoperto il vino raccontato da chi lo produce, chi volesse (su prenotazione) potrà essere accompagnato tra i filari di viti per vedere le prime gemme del raccolto 2004 e scoprire la differenza tra il tralcio del Sangivoese, Canaiolo, Merlot, ......
"Chianti da scoprire", potrà concludersi con la visita nella cantina di un produttore prescelto tra quelli con i vini in degustazione per vedere con i propri occhi come viene prodotto e invecchiato il Chianti Classico. Non mancheranno le degustazioni di prodotti tipici come i pecorini, i salumi, il miele e la pasta artigianale.


A Casafrassi, Castellina in Chianti, sabato (operatori) e domenica (pubblico) dalle 11 alle 18, ingresso libero.
Aziende Agricole presenti a "Chianti da scoprire": Bibbiano, Casafrassi, Il Castagno, Fattoria di Corsignano, Il Conio, La Casaccia, Le Fioraie, Le Pici, Lornano, Podere Terreno, Rignana, Sagrona, San Martino, Solatione, Tenuta di Sugame.

La frode più frequente consiste nel mescolare un olio pregiato, quindi piu' costoso, con altri di minor prezzo e qualita' oppure di aggiungere un colorante per dare all'olio quel bel verde che lo fa passare come olio appena spremuto.

Gli oli si suddividono in base all'acidità.
* Olio extra vergine di oliva. Ha una acidita' inferiore all'1% e si ottiene dalla semplice spremitura. La dizione "prima spremitura", che spesso troviamo scritta sulle etichette, non significa nulla perche' ormai non si effettuano piu' "seconde spremiture";
* Olio vergine di oliva. Ha una acidita' inferiore al 2% e si ottiene dalla semplice spremitura;
* Olio di oliva. Ha una acidita' inferiore all'1,5% ed e' una miscela di oli vergini e raffinati.

Gli oli raffinati sono quelli sottoposti a trattamenti (decolorazione, deodorazione, ecc). La legge non prevede una quantita' minima di olio vergine, cosicche' l'olio di oliva puo' avere l'1% di vergine e il 99% di raffinato;
* Olio di sansa e di oliva. Ha una acidita' inferiore all'1,5% ed e' una miscela di oli vergini e di sansa. Gli oli di sansa sono quelli che si ottengono trattando con solventi la sansa di olive. La legge non prevede una quantita' minima di olio vergine, per cui l'olio di sansa e di oliva puo' avere l'1% di vergine e il 99% di sansa.
"L'olio italiano prevede una percentuale minima del 75% di olio del nostro Paese -spiega Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- il restante 25% puo' provenire da altri paesi (Spagna, Grecia, Turchia, Marocco, Algeria, Tunisia).

Dalle frodi difficilmente il consumatore e' in grado di difendersi, anche le furbizie, perfettamente legali, non ci soddisfano. Il consiglio e' quello di acquistare un olio extra vergine di oliva a denominazione protetta (Dop), perche' in questo modo e' garantita l'area di provenienza".

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