Jazz: Maurizio Giammarco Trio a BZF martedì 27 gennaio - ore 21.00

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2004 13:37
Jazz: Maurizio Giammarco Trio a BZF martedì 27 gennaio - ore 21.00

Martedì 27 gennaio (alle ore 21.00) a BZF Vallecchi (Via Panicale 61r Firenze tel.055/2741009) tre grandi nomi del Jazz internazionale: Maurizio Giammarco ai sassofoni e flauto, Dario Deidda al contrabbasso e John Arnold alla batteria.
Uno spettacolo dove trovano spazio composizioni originali e ampi spazi di invenzione estemporanea, momenti preziosi nell’economia di un gruppo ristretto, dove a contare, alla fine, è soprattutto la capacità di interplay dei musicisti.
Pagine di repertorio si alternano quindi a situazioni originali e sperimentali, in un palleggio di citazioni e contaminazioni tipico del jazz più attuale, specialmente quando lo spazio permette al maestro John Arnold, batterista di rara sensibilità ed energia, di utilizzare anche l'elettronica, sua recente passione, e a Dario Deidda di concentrarsi sul basso elettrico, strumento di cui egli è ormai uno dei massimi, indiscussi specialisti europei.

MAURIZIO GIAMMARCO
Sassofonista (ten-sopr-alto-fl), compositore e arrangiatore, Giammarco calca la scena del Jazz italiano e internazionale da più di trent'anni, distinguendosi per la perseveranza con la quale ha sempre portato avanti i propri progetti originali, dove si esprimono le sue aspirazioni compositive, e per le numerose collaborazioni a fianco di numerosi artisti di statura internazionale.

Innamoratosi del Jazz da adolescente, comincia a suonare il sax tenore a 14 anni privatamente e da autodidatta; ma nei primi anni '70 studia a Roma con G.Gaslini (S. Cecilia) e col M° Gino Marinuzzi, e poi in America al Creative Music Studio di Karl Berger (Woodstock), e a New York con il mitico didatta del sassofono Joe Allard.
Fra i suoi numerosi progetti si ricordano Lingomania, il più noto e pluri-decorato gruppo italiano di jazz elettrico degli anni '80; l'Heart Quartet ('93-'97) e vari Trii.

Attualmente codirige un quartetto col pianista americano Phil Markowitz ed è leader di diversi nuovi progetti fra cui i quintetti Megatones e Tuba Libre (con quattro bassi tuba), e performances in Solo o multimediali con l'amicoo scultore "sonoro" Claudio Palmieri.
In campo jazzistico vanta collaborazioni di rilievo con Chet Baker, Lester Bowie, Gaslini, Vittorini, Pieranunzi, Rava, Giovanni Tommaso, Bruno Tommaso, Fresu e Miroslav Vitous. Ma ha anche suonato e registrato con Dave Liebman, Aldo Romano, Joe Bowie, Marc Dresser, Joe Diorio, Franco Ambrosetti, George Gruntz, Billy Cobham, Peter Erskine, Marc Johnson, Harvie Swartz, Marvin Smith, Kenny Wheeler, Phil Woods, Toots Thielemans, Dean Johnson, Ron Vincent, Riccardo Del Fra, Mike Melillo, Art Lande, Jon Faddis, Conte Candoli, Bobby Durham, Daniel Humair, Kim Plainfield, Lincoln Goines.

Come sideman ha spaziato dall'improvvisazione radicale al mainstream, dal jazz-rock (Blue Morning - New Perigeo) al folk progressivo (Canzoniere Del Lazio - Carnascialia), partecipando inoltre come solista a dischi, programmi televisivi e tournee di musica pop (la sua collaborazione più recente con Fiorella Mannoia). Altre attività includono didattica, produzione discografica e concertistica, composizione di musica per teatro, danza, films e CD Roms, arrangiamenti per orchestra sinfonica (Con Enrico Rava -'86) e archi (Naples in Jazz).

Autore del libro Sonny Rollins, lo Zen e l'arte della manutenzione del sax (edito da Nuovi Equilibri - Stampa Alternativa nel nov. '97), è presente in oltre 60 dischi di Jazz. Il suo nome è incluso nella Biographical Encyclopedia of Jazz di Leonard Feather / Ira Gitler. E' attualmente direttore artistico della rassegna Termoli Jazz Podium.

DISCOGRAFIA SELEZIONATA
Come leader: <"7"+ 8> The P.Markowitz - M.Giammarco Quartet (2001-NIGHT BIRD). M.Giammarco, D.Liebman, F.Di Castri, D.Humair (2002). (1991-GALA) (1988-GALA) (1983-RIVIERA)
con l'Heart Quartet: (1995-BLUE NOTE) (1993-SOUL NOTE).
con Lingomania: , , (1985-87-89-GALA).
Come Sideman: (1999-RED Rec) (1996-RDC) (1995-SPLASH) <2nd Passage> (1989-VIA VENETO) (1980-IDA)

DARIO DEIDDA
Contrabbassista salernitano, si interessa prestissimo alla musica in quanto figlio d’arte.

Diplomatosi nell'89 presso il conservatorio cittadino, si dedica nel frattempo con passione anche allo studio del basso elettrico e del pianoforte. Stabilitosi a Roma nel ’92 intensifica la sua attività concertistica e professionale partecipando a varie trasmissioni televisive e dedicandosi all’insegnamento presso le scuole Università della Musica e la St.Louis di Roma, e in altri centri didattici della Campania e della Sicilia.
Fra i musicisti italiani ha collaborato con i Noisemaker di Roberto Gatto e con Danilo Rea, Umberto Fiorentino, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Enrico Rava, Massimo Urbani, Gegè Telesforo, Tullio De Piscopo, Ettore Fioravanti, Stefano Sabatini, Enrico Pieranunzi e molti altri.

Fra gli stranieri Jerry Bergonzi, George Garzone, Kirk Lightsey, Kenny Wheeler, Steve Turre, Lester Bowie, Dave Liebman, Kurt Rosenwinkel, Michel Petrucciani, Mulgrew Miller, Vinnie Colaiuta, Alphonso Johnson e altri ancora. Con alcuni dei musicisti citati Dario ha registrato svariati compact disc. E' recentemente uscito il suo primo CD 'Three From The Ghetto"

JOHN ARNOLD
Nato a New York City, John sviluppa molto presto una forte passione per la musica attraverso l'eclettica collezione di dischi della madre (passando da Marvin Gaye e Gato Barbieri alle opere di Puccini e Verdi), ma forse anche per una sorta di predisposizione genetica, essendo suo nonno il grande songwriter Hoagy Carmichael.

A 13 anni comincia a suonare il sax alto, passando buona parte del suo tempo ad ascoltare i grandi sassofonisti, ma avendo ricevuto in regalo una vecchia batteria, passa decisamente a questo strumento. Al seguito della madre, si trasferisce quindi a Roma, città che diventa la sua seconda patria.
Qui a modo di cominciare a fare esperienza sul campo, suonando con Chet Baker, Ray Bryant, Barney Kessell, Mike Melillo, Bob Mover, Bob Porcelli, Pepper Adams, Lee Konitz, Sal Nistico, Bob Wilber, Steve Grossman, Tony Scott, Barney Wilen, Massimo Urbani, Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Franco Cerri, Gianni Basso, Salvatore, Bonafede, Dusko Goykovic, Rita Marcotulli, Giovanni Tomasso, Franco Ambrosetti, Antonio Farao’ Dado Moroni, Umberto Fiorentino, Tony Esposito, James Senese, Tullio De Piscopo, Manuel De Sica, Alex Britti e L’orchestra Sinfonica di San Remo.
Dopo la morte improvvisa della madre John decide di tornare in patria per continuare il lavoro di musicista e si perfeziona con i batteristi Andrew Cyrille e Michael Carvin.

Durante gli undici anni del suo soggiorno newyorkese effettua numerose collaborazioni e registrazioni con nomi fra i più prestigiosi della scena jazzistica americana: Kenny Garrett, Gary Thomas, Greg Osby, Michael Formanek, John Abercrombie, Carolyn Leonhart, Paul Bollenback, Matthew Garrison, John Pattitucci, Larry Goldings, Adam Rogers, Gary Smulyan, John Mosca, Kenny Davis, Reggie Washington, Groove Collective, Bill Ware, Rick Margitza, Larry Schneider, Jean Michel Pilc, Gary Poulson e Martha Reeves & the Vendellas.

Acquistato un pianoforte nel '96, John sviluppa un profondo interesse per la composizione, e forma in seguito un suo gruppo, i Black Market, dove confluiscono tutte le influenze musicali assorbite negli anni. La sua prima registrazione come leader -Native Beauty- avviene nel '98 (vi suonano Larry Goldings, Matthew Garrison e il sassofonista Gary Thomas col quale collabora per qualche anno). Nel 2000 è uscito il suo secondo disco -Opium- con un sestetto comprendente Gary Thomas, Carolyn Leohart, Kenny Garrett, John Abercrombie, John Pattitucci, Greg Osby e l’artista della “spoken word" Kymbali Craig.

Ha formato da poco un nuovo gruppo del quale è imminente un'uscita discografica.

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