La vittoria casalinga sul Cagliari ha confermato le note positive della nuova Fiorentina già viste con Catania e Torino. Difesa molto attenta, centrocampo determinato e imprevedibile, attacco trascinato da un irresistibile Riganò. Con le novità inserite sembra si stia tranquillizzando anche il portiere Cejas, che con un centrale di maggiore esperienza come Viali può limitare le “giratine” fuori area. In difesa dovrà aumentare l’attenzione sulle cosiddette palle inattive e sui lanci lunghi, ancora note dolenti.
Ma sembrano alle spalle i momenti di tragica amnesia firmati dalla coppia Bacis & Lucarelli. Almeno Savini e Manfredini non si sono lasciati superare agli avversari diretti: con loro è nettamente migliorato anche il rendimento di Comotto ed Ariatti. Maggio è sempre stato su livelli altissimi. A centrocampo le novità più evidenti: la squadra adesso sa cosa deve fare, limitando le improvvisazioni. Fantini, Fontana e Piangerelli sono tre giocatori completamente diversi che si integrano nel nuovo gioco.
Esplosivo e devastante l’esterno ex Venezia, sicuro e talentuoso l’ex ascolano, ordinato e tatticamente prudente l’ex capitano del Lecce. Anche in questo reparto Di Livio sta migliorando il suo rendimento, come accadrà certamente ai rincalzi più giovani, che potranno trovare riferimenti continui per migliorare e crescere la qualità del loro gioco. L’attacco porta le note più positive: Riganò sta dimostrano di essere un giocatore che ama le sfide e le scommesse personali. Qualità, generosità, opportunismo sono doti che già conoscevamo: adesso il bomber siciliano sembra unire anche il cinismo, che è arma fondamentale per un centravanti.
Tutto questo è facilitato dalla presenza di Vryzas, che si fa trovare nel posto giusto al momento giusto , aprendo spazi disponibili per Riganò e Fantini. Graffiedi adesso avrà la possibilità di imparare molto.
Il lavoro di Cavasin sarà tutto incentrato nell’aumentare l’omogeneità e continuità delle fasi di gioco.
Uscire imbattuti dallo stadio “Azzurri d’Italia” sarebbe un passo importante per acquisire più fiducia in se stessi. I risultati della domenica hanno permesso di recuperare punti su Livorno, Messina e Piacenza in classifica, ma tutte e tre queste squadre sono tutt’altro che in calo. La squadra toscana è quella che ha sorpreso per la sconfitta inattesa, ma è la prima partita andata storta ai labronici, che possono ripartire decisi con l’Albinoleffe. Messina e Piacenza hanno pareggiato con due blasonate che faranno di tutto per non perdere contatto dalla testa della classifica (Torino) e risalire assolutamente (Genoa). Quindi per i viola non c’è da sedersi sugli allori, non è stato raggiunto alcun obiettivo, la corsa continua. Alessandro Signorini
