Sabrina Guzzanti al Teatro Puccini in diretta via satellite

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2003 11:50
Sabrina Guzzanti al Teatro Puccini in diretta via satellite

"Il Comune di Firenze è onorato del fatto che la trasmissione di Sabrina Guzzanti, «Raiot» censurata e sospesa dal C.d.a. della RAI, possa «andare in onda» al Teatro Puccini di Firenze". È il commento dell'assessore alla cultura Simone Siliani alla notizia che il programma, censurato dalla RAI, domenica sera andrà in diretta satellitare e per permettere una completa visione, numerose Tv private si sono impegnate a riprodurre sui propri canali il segnale satellitare. Anche teatri e cinema si sono attrezzati per offrire in diretta il programma di Sabrina Guzzanti.

"In primo luogo - ha proseguito l'assessore Siliani - perché il teatro, in concessione al Comune di Firenze, gestito dall'associazione Teatro Puccini della quale il Comune fa parte, si conferma un teatro di livello nazionale per quanto concerne la satira e il teatro di contaminazione di generi. In secondo luogo, perché non dobbiamo avere paura della satira e tantomeno censurarla. La paura che evidentemente il C.d.a. ha espresso, è il segno di una debolezza culturale e di una limitata autonomia del servizio pubblico dalla politica.

Ancora di più preoccupa un giudizio implicito nella decisione del C.d.a. di considerare i cittadini «non pronti» culturalmente e politicamente a vedere spettacoli di satira e a giudicarli secondo la loro libera valutazione. Vi è, insomma, un pregiudizio circa l'immaturità del pubblico italiano, che non trova fondamento alcuno, tanto meno da parte di una RAI che fornisce un servizio sulla cui qualità culturale vi è molto da dire". L'assessore Siliani ha criticato anche le motivazioni sostenute dalla RAI per "censurare" il programma "Raiot".

"Non valgono, infatti, le scuse accampate per la sospensione della trasmissione - ha concluso Siliani -, legate alle questioni dell'antisemitismo che non hanno niente a che vedere con la trasmissione, mentre molto di più contano, nel giudizio del C.d.a. il timore che la satira toccasse la politica e le possibili ripercussioni sul C.d.a. stesso. Firenze si dimostra ancora di più città libera e aperta dove ciò che non si sente al momento di fare la RAI, può farlo un coraggioso teatro affinché i cittadini possano scegliere diversi tipi di informazione e trattenimento, secondo il loro libero e responsabile arbitrio".(mr)

In evidenza