Flesh for Fantasy, in apertura il 12 Dicembre nei locali di Officina Giovani, gli ex-macelli di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2003 11:56
Flesh for Fantasy, in apertura il 12 Dicembre nei locali di Officina Giovani, gli ex-macelli di Prato

Flesh for Fantasy ­ mostra interamente dedicata al tema della carne ­sfrutta l¹ambiente per quello che è, senza nessuna intrusione di carattere allestitivo, o museale. L¹attenzione dei curatori, Marco Pierini e Lorenzo Fusi, sarà focalizzata sullo stato di avanzamento teorico dei fenomeni artistici riguardanti a vario titolo il corpo, il sangue, la carne e le loro valenze simboliche.
Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea, dopo la positiva esperienza di Sumptuous (dicembre 2002-gennaio 2003) rinnova la propria collaborazione con i Cantieri Culturali degli ex Macelli di Prato con la mostra Flesh for Fantasy.Se con Sumptuous era stata operata una radicale trasformazione ‘scenografica’ delle celle frigorifere in una sala arredata sontuosamente, nella quale i complementi d’arredo erano in realtà opere d’arte, Flesh for Fantasy – mostra interamente dedicata al tema della carne – sfrutta l’ambiente per quello che è, senza nessuna intrusione di carattere allestitivo o ‘museale’.

Le mattonelle alle pareti, il tavolo di marmo, i ganci che ancora pendono dal soffitto, l’odore della carne che permane nell’aria, evocano fortemente la passata destinazione delle stanze, e ogni opera è pensata proprio in stretta relazione con tale storia.

Immagine: Mona Hatoum, Carcasses (Baalbek), 1998, Framed chromogenic photo print

L’attenzione dei curatori, Marco Pierini e Lorenzo Fusi, sarà focalizzata sullo stato di avanzamento teorico dei fenomeni artistici riguardanti a vario titolo il corpo, il sangue, la carne e le loro valenze simboliche.

La mostra intende difatti offrire una carrellata piuttosto ampia sui possibili modi di affrontare il tema della carne nell’arte contemporanea e tutte le opere sono state scelte dai curatori in modo da dare il debito risalto alle peculiari caratteristiche strutturali dell’ambiente espositivo. L’orrore della macellazione con Flesh for Fantasy cede il passo alla forza della rappresentazione. Carne da macello, come dedizione totale e donazione di sé nel caso del body-artista Franko B., ma anche come offerta sacrificale e, quindi, religiosa, non priva talvolta di un’accezione sadica e persino perversa (si pensi alle sculture di Cathy de Moncheaux).

Un aspetto più ironico, se non più leggero, è perfettamente incarnato dal Cimitero di mortadella del duo vedovamazzei, mentre Sue Coe predilige nelle sue illustrazioni una componente satirica, permeata di accesa critica sociale. La carne, il mattatoio, la scarnificazione, il sezionamento delle parti, sono tutti elementi che rimandano alla violenza, alla coercizione: ne testimoniano la natura cruenta – viatico necessario per giungere alla succosa sapidità del cibo – artisti come Adrian Paci o John Isaacs.

Quasi inesplicabile nella sua ovvietà come nel lavoro di Mona Hatoum, falsamente giocosa in artisti come Di Cocco e Maccari, oppure bizzarra come in Sarah Lucas, la carne ai Macelli di Prato la fa comunque da padrona.In mostra opere di : A 1 53 167 (Anibal Lòpez), Daniel Blaufuks, Franko B., Gianni Castagnoli, Sue Coe, Giampaolo Di Cocco, Cathy De Monchaux, Pablo Echaurren, Gianni Fanello, Gligorov, Mona Hatoum, John Isaacs, Sarah Lucas, Claudio Maccari, Masbedo, Adrian Paci, Giacomo Ricci, Manuel Vason, vedovamazzei, Marisca Vorskamp.Sono previsti eventi speciali e performances in occasione dell’inaugurazione, che si terrà il giorno 12 Dicembre alle ore 18.00 presso Officina Giovani.

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