Sarà inaugurata a Parigi dal presidente Ciampi e nel marzo del 2004 si trasferirà a Palazzo Strozzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2003 19:02
Sarà inaugurata a Parigi dal presidente Ciampi e nel marzo del 2004 si trasferirà a Palazzo Strozzi

Firenze, 18 Settembre 2003 – Dopo oltre 500 anni di diaspora, alcune delle più importanti opere di Sandro Botticelli si riuniranno a Firenze in occasione della grande mostra che dal 10 marzo all’11 luglio 2004 Palazzo Strozzi dedicherà a uno degli artisti più amati del Rinascimento.
Il progetto è stato presentato oggi alla stampa dai rappresentanti dei quattro enti promotori: per il Comune di Firenze l’assessore alla Cultura Simone Siliani, il soprintendente Speciale per il Polo Museale fiorentino Antonio Paolucci, Edoardo Speranza, vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e Franco Camarlinghi, presidente di Firenze Mostre che produce e realizza la mostra.
La monografica su Botticelli sarà presentata prima a Parigi, al Sénat de la Republique française al Musée du Luxembourg, dal prossimo 29 settembre al 22 febbraio 2004, per poi trasferirsi a Firenze, più ricca e completa in termini di opere esposte.

In occasione dell’inaugurazione a Parigi, coincidente con il semestre della Presidenza Italiana della Comunità Europea, interverrà il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi insieme ai rappresentanti delle massime istituzioni italiane e francesi.
Grazie all’interessamento attivo innanzitutto della Soprintendenza di Firenze e dei soprintendenti di Roma e Napoli, i musei italiani hanno contribuito significativamente con il prestito di opere che costituiscono un nucleo importante delle due esposizioni, così come prestigiose istituzioni internazionali hanno collaborato concedendo prestiti finora mai ottenuti.
Alla luce degli studi più recenti sull’opera di Botticelli e sul Quattrocento fiorentino, la mostra presenterà i temi più significativi dell’arte botticelliana e la sua evoluzione stilistica, procedendo dalle opere a destinazione privata, volute da una ristretta cerchia di committenti, a quelle in cui l’inquietudine della forma si giustifica con i turbamenti e le lacerazioni portate a Firenze dal pensiero di Savonarola.

La presenza contemporanea di così tante opere del grande Maestro consentirà confronti diretti finora impossibili.
Dalle prime Madonne con Bambino, come quella conservata al Musée Fesch di Ajaccio, ancora legate allo stile di Filippo Lippi, nel percorso espositivo si trovano i capolavori della maturità come la Pallade e il Centauro, o una delle Storie di Nastagio degli Onesti, eccezionalmente prestata dal Museo del Prado. Accanto troviamo i ritratti dei personaggi legati alla cerchia della committenza medicea e le Annunciazioni, cariche di tensione, che portano verso l’ultima fase della vita dell’artista.


Ad esemplificare la varia attività di Botticelli vi saranno anche i disegni da lui eseguiti per illustrare la Divina Commedia. Ma significativa sarà anche la presenza di artisti vicini all’ambito culturale di Botticelli, come Piero di Cosimo, Filippino Lippi e Leonardo da Vinci, del quale sarà presentato uno straordinario disegno conservato in una collezione privata americana.
Rispetto a Parigi, Palazzo Strozzi offrirà una rassegna con importanti novità e diversità di prestiti internazionali: oltre alla già citata Storia di Nastagio degli Onesti, due tavole con l’Annunciazione del Museo Puskin di Mosca, il Compianto su Cristo Morto del Museo Poldi Pezzoli di Milano e le bellissime Madonne con Bambino di Boston, Chicago ed Edimburgo.
Considerato che la mostra darà l’opportunità di mettere a confronto le opere di Botticelli con quelle di artisti coevi, ed in particolare con i dipinti di Filippino Lippi, Palazzo Strozzi ha deciso di dedicare proprio a quest’ultimo una sezione speciale, per celebrarne così anche il cinquecentenario della morte.

Su indicazione della Soprintendenza fiorentina lo storico dell’arte Jonathan Nelson ha selezionato alcune delle opere più belle e particolari di Filippino che, affiancate a quelle di Botticelli, arricchiranno questo scorcio sulla cultura fiorentina della seconda metà del Quattrocento. Per questa sezione sono stati già concessi alcuni prestiti importanti: tra gli altri, la Pietà di Washington, il Ritratto di musico di Dublino, il Noli me tangere del Seminario Patriarcale di Venezia e il Tondo Corsini conservato nella collezione della Cassa di Risparmio di Firenze.

In evidenza