Energie rinnovabili: Firenze si candida a sede del workshop annuale per le amministrazioni locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2003 07:11
Energie rinnovabili: Firenze si candida a sede del workshop annuale per le amministrazioni locali

Le amministrazioni locali hanno un ruolo sempre più determinante nello scegliere strumenti e politiche per promuovere lo sviluppo sostenibile. Una chiave di lettura fondamentale per strategie rispettose dell'ambiente è rappresentata dall'uso delle energie rinnovabili. A domande, difficoltà e curiosità ha voluto rispondere il convegno "Energie rinnovabili e uso razionale dell'energia nelle Amministrazioni locali" che si è tenuto oggi in Palazzo Vecchio, organizzato da Eta-energie rinnovabili e promosso da assessorato alla mobilità e all'ambiente del Comune, Provincia, Regione e ministero dell'Ambiente.

"Questa prima occasione ha avuto un enorme successo: sono stati più di trecento gli iscritti tra enti locali, associazioni e studiosi distribuiti su quasi tutte le regioni italiane" ha detto l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani. Il convegno, infatti, è destinato a diventare un appuntamento fisso: Firenze si candida ad essere il luogo in cui una volta all'anno sarà ospitato il workshop tra amministratori e studiosi sulle possibilità e i progetti per l'utilizzo delle energie da fonti rinnovabili.

A differenza dei combustibili fossili che tendono a diminuire la loro disponibilità nel tempo, infatti, le fonti rinnovabili di energia non si esauriscono con l'uso perché disponibili in un breve arco di tempo una volta utilizzate. Sono considerate fonti rinnovabili l'energia solare (fotovoltaica e termica), l'energia eolica, l'energia idroelettrica, l'energia geotermica, l'energia da biomassa e l'energia dal mare. I principali vantaggi offerti dalle fonti rinnovabili sono la disponibilità in tempi brevi e l'ampia diffusione, il ridotto impatto ambientale e l'assenza di emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra.

Inoltre, nel corso del dibattito, è stato evidenziato anche che queste fonti alternative di energia riducono la dipendenza degli approvvigionamenti energetici dai paesi esteri, non producono rifiuti difficili da smaltire, creano un numero di posti di lavoro cinque volte maggiori rispetto alle fonti convenzionali e contribuiscono al miglioramento economico e sociale portando energia elettrica nelle aree rurali o isolate.

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