Una borsa di studio per le attività estive degli studenti delle scuole superiori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2003 07:18
Una borsa di studio per le attività estive degli studenti delle scuole superiori

L’iniziativa è della Provincia di Arezzo, finanziata tramite risorse comunitarie, ed offre la possibilità ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni di frequentare attività di formazione estive, in Italia ed all’estero, con finanziamento delle spese sostenute. “Il progetto – spiega l’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Donella Mattesini – rientra nell’ambito del diritto allo studio e, in particolare, delle iniziative per combattere l’abbandono scolastico. In provincia di Arezzo la dispersione scolastica ha una percentuale rilevante, pari al 15% dai dati rilevati dai dati Censis, e queste sono attività che aiutano i ragazzi a non abbandonare gli studi facendogli scoprire interessi nuovi che poi possono essere valorizzati dalle scuole sotto forma di crediti formativi”.

Per le borse di studio estive è previsto un finanziamento di 80.000 euro per attività riguardanti lingue straniere, corsi di informatica, attività artistiche quali pittura, scultura, ceramica, teatro e musica, attività di ricerca, partecipazione a campi di lavoro o altre attività di carattere sociale ed assistenziale. Gli importi previsti sono di 1.200 euro per le attività svolte sul territorio nazionale e di 2.400 euro per quelle all’estero. “I settori nei quali si può spendere la propria borsa di studio estiva sono volutamente molto ampi per lasciare spazio alla fantasia dei ragazzi.

Tra le novità che abbiamo introdotto quest’anno c’è anche l’innalzamento a 18 anni del limite di età per partecipare al bando, che l’anno scorso era di 16 anni”, prosegue l’Assessore Mattesini. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande è fissata per il 30 maggio e, se le richieste saranno superiori alle disponibilità, sarà stilata una graduatoria basata sull’indice di reddito Ise, in base al quale è anche fissata l’ammissibilità delle domande stesse.

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