Sul trasporto merci nasce un protocollo d'intesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2003 12:58
Sul trasporto merci nasce un protocollo d'intesa

Un protocollo di intesa tra le associazioni di categoria e il Comune per ripensare tutto il sistema del trasporto merci in città. E' questo lo scopo finale del percorso che si è avviato oggi con una riunione in Palazzo Vecchio tra l'Amministrazione comunale, rappresentata dagli assessori all'urbanistica Gianni Biagi, all'ambiente e alla mobilità Vincenzo Bugliani e all'innovazione e alle strategie di sviluppo Simone Tani, e i responsabili delle categorie economiche. La razionalizzazione dei processi di carico e scarico delle merci costituisce uno dei progetti più importanti del Piano Strategico.

Il protocollo dovrà tenere conto di quattro linee di sviluppo: gli incentivi per il rinnovo del parco mezzi verso il metano, il piano degli orari, i provvedimenti di limitazione del traffico per i veicoli commerciali e le relative modalità, la realizzazione del Transit Point come punto di smistamento delle merci verso il centro storico. In questa prima fase sarà l'Amministrazione a preparare entro metà maggio una bozza di piano di lavoro, che poi sarà spedito ad ogni associazione. Da quel momento il ruolo degli operatori del commercio diventerà determinante con la raccolta di proposte e suggerimenti che andranno ad integrare il quadro disegnato dal Comune.

In una successiva riunione si procederà alla scrittura vera e propria del protocollo di intesa che riguarda l'intero territorio comunale. La scadenza finale è il gennaio 2005, data entro la quale l'inquinamento dell'aria dovrà essere drasticamente ridotto, pena l'essere sanzionati dall'Unione Europea che ha già definito i tetti massimi di inquinamento ambientale. Il Comune, inoltre, insieme con l'Anci Toscana, si sta confrontando con la Regione perché le nuove normative regionali, non più di emergenza ma di prevenzione e programmazione, armonizzino su tutta la regione le misure che si adotteranno.

Secondo le stime dell'Arpat i veicoli merci di peso inferiore a 35 quintali, i cosiddetti convenzionali, non catalizzati e immatricolati prima dell'ottobre 1994 producono emissioni di Pm10 allo scarico fra i 100 e i 300 microgrammi per chilometro. E' una quantità di polveri fini simile a quella di un'auto a benzina non catalizzata, a un diesel più vecchio o a un ciclomotore due tempi non catalizzato. I veicoli commerciali medi (tra i 35 e i 75 quintali), invece, producono emissioni di PM10 allo scarico fra i 300 e i 600 microgrammi per chilometro.

In base ai dati Aci del 2000, nella sola Firenze circolavano 6.938 veicoli commerciali leggeri convenzionali, pari al 53% dei leggeri immatricolati a Firenze (il totale è 13.069). Di questi 6.938 veicoli, precedenti l'ottobre 1994, 1.791 sono a benzina e 5.147 a gasolio. I Comuni limitrofi aggiungono altri veicoli commerciali circolanti, sempre leggeri e convenzionali: Campi Bisenzio ha 1.013 veicoli (51% sul totale di 1.992), Sesto 953 (50% sul totale di 1.902), Scandicci 1.050 (17% sul totale di 6.173), per ulteriori 3.016 veicoli, per un totale complessivo, compresa Firenze, di 9.954 veicoli (pari al 43% sul totale di 23.136 esistenti).

A Firenze circolano inoltre veicoli commerciali medi, fra i 36 e i 75 quintali: sono altri 572 mezzi convenzionali (pari al 74% di convenzionali su 769 immatricolati). Sommando i veicoli commerciali leggeri e medi convenzionali, nella sola Firenze abbiamo immatricolati ben 7.510 mezzi convenzionali a benzina e diesel, pari al 54% del totale complessivo di 13.838 veicoli.(mr)

In evidenza