Tenda della pace in piazza della Repubblica: informazione e dibattiti
A Firenze il monaco zen Thich Nhat Hanh, apostolo della non violenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2003 07:20
Tenda della pace in piazza della Repubblica: informazione e dibattiti<BR>A Firenze il monaco zen Thich Nhat Hanh, apostolo della non violenza

Il Comitato fiorentino "Fermiamo la guerra", di cui fa parte il Quartiere 4, ha installato fino al 17 aprile la tenda per la pace in piazza della Repubblica. Nelle ore serali, in collaborazione con la Comunità palestinese di Firenze, sarà possibile, tramite il satellite, collegarsi alle trasmissioni delle emittenti locali del Golfo. E' previsto un servizio di traduzione simultanea sia dall'arabo che dall'inglese. La Tenda per la pace vuole essere anche un punto di informazione contro la guerra e per l'accoglienza dei profughi.

Questi gli appuntamenti: domani, 16 aprile, alle 21 si parlerà de "La questione Kurdistan nell'attuale fase" con interventi di Fuad Aziz e Sandro Targetti; il 17, invece, alle 18 è previsto l'incontro con Massimo Cipolla, responsabile nazionale di Amnesty International per il Medioriente, alle 20,45 proiezione del video "Bagdad remain, febbraio 2003" e alle 21,30 collegamenti tv con le emittenti arabe del Golfo, a cui seguirà lo spazio 'microfono aperto' nella tenda con la comunità palestinese, l'opposizione democratica irachena in Italia, i cittadini siriani di Firenze.
Per il prossimo 23 aprile Firenze si appresta ad ospitare Thich Nhat Hanh, monaco zen, esule dal Vietnam, uno dei grandi apostoli della non violenza, confermando con questo la sua vocazione di città di pace.

L'iniziativa è stata promossa dall'associazione «Un Tempio per la pace», presieduta da Marco Romoli. Thich Nhat Hanh fu proposto nel 1967 per il premio Nobel per la pace da Martin Luther King. Vive in Francia, a Plum Village, dove ha fondato una comunità di monaci e laici, insegnando l'arte della riconciliazione e della consapevolezza nella vita quotidiana. Negli ultimi anni si è attivato contribuendo al dialogo tra Israele e la Palestina. Ha sempre affiancato alla pratica spirituale l'impegno sociale e politico.

Tich Nhat Hanh sarà a Firenze per una meditazione e per una conferenza sul tema della pace al Saschall. «Le immagini provenienti dall'Iraq - ha sottolineato il presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo - rischiano di farci assuefare all'idea che la guerra possa essere programmabile e realizzabile nei tempi e nei risultati di una catena di montaggio, quasi che il bombardare una città sia una cosa banale. In questa visione la guerra diventa un banale strumento quotidiano, una normale operazione di polizia.

Uomini come Thich Nhat Hanh, invece, ci ricordano che la guerra è uno dei mali peggiori e che altri devono essere gli strumenti per eliminare le ingiustizie e diffondere libertà e democrazia». «La vera cultura della pace - ha ricordato la consigliera dei Ds Susanna Agotini - si fonda anche sulla testimonianza: questo monaco è uno dei tanti esempi che un modo diverso e più umano di affrontare i problemi del mondo è possibile».

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