Convegno oggi a Prato sul Servizio civile
Oggi al Centro per la deportazione di Prato premiati gli studenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2003 19:47
Convegno oggi a Prato sul Servizio civile<BR>Oggi al Centro per la deportazione di Prato premiati gli studenti

FIRENZE- “L’esperimento sta proseguendo con successo – commenta il vice presidente Angelo Passaleva riguardo l’esperienza di servizio civile in protezione civile che è iniziato a novembre - Le ragazze e i ragazzi che sono stati selezionati sono tutti soddisfatti: appena un ragazzo su quaranta si è ritirato, peraltro dopo la prima settimana”.
A Prato questo pomeriggio si è parlato di servizio civile, oggi obbligatorio in sostituzione della leva militare ma per i nati dal 1986 e dopo il 2007 solo volontario: il convegno era ospitato in palazzo comunale.

E Passaleva non ha mancato di ricordare il progetto pilota, primo in Italia, che la Regione ha fatto partire all’inizio dell’autunno: con tantissime ragazze che si sono iscritte al programma, che prevede lezioni in aula a Sesto Fiorentino e stage sul campo, e qualche richiesta che è arrivata pure da fuori regione. I 39 corsisti – la più giovane ha appena 19 anni, chi ne ha di più 25 – stanno frequentando l’ottava settimana. Il 30 marzo terminerà la parte teorica e pratica ed inizierà invece l’impiego all’interno delle associazioni e degli enti che hanno aderito al progetto: oltre alla Regione Toscana con i suoi uffici di protezione civile, i Comuni di Firenze, Fiesole, Sesto Fiorentino, Empoli e Borgo San Lorenzo, le sezioni della Pubblica Assistenza dell’Ampas e le Misericordie, l’Arci Protezione Civile, la Prefettura e la Provincia di Firenze.

Ci sono pure alcuni posti per un mese di esperienza all’estero, impegno che si era preso il Dipartimento di Protezione Civile nazionale.
Dei 39 partecipanti, trenta sono volontari. Per loro c’è anche una paga, da non sottovalutare, di 430 euro al mese. Gli altri sono obiettori di coscienza. E proprio per gli obiettori di coscienza la Toscana ha ribadito la completa gratuità delle prestazioni mediche e farmaceutiche erogate dal servizio sanitario. “La Regione – ha aggiunto Passaleva – ha deciso di pagare il vitto a tutti ragazzi che stanno partecipando al programma di protezione civile, ai pendolari paghiamo anche l’abbonamento al bus o al treno e per chi viene da fuori regione o dalle province toscane più periferiche e preferisce pernottare, in tutto sono quattro ragazze, un alloggio a Careggi”.

“La Toscana con questo corso ha fatto da apripista – ha sottolineato il vice presidente della Regione – e in molti sono già interessati al nostro progetto. Abbiamo bisogno di organizzatori e personale esperto. Per questo abbiamo deciso di investire sui giovani. I ragazzi e le ragazze faranno esperienza pratica e teorica e superato l’esame avranno al termine di quest’anno pure un attestato da spendere in concorsi. Sinceramente spero che molti possano continuare a lavorare all’interno delle associazioni o nella pubblica amministrazione.

In ogni caso saranno cittadini esperti che, in caso di emergenza, sapranno comportarsi nel migliore dei modi”. La Regione sta studiando incentivi e crediti formativi anche per altre esperienze di servizio civile. Entro l’anno sul servizio civile definirà inoltre un testo di legge.

L'Olocausto visto dagli studenti toscani. Questo il senso del concorso bandito lo scorso anno, in occasione della Giornata della Memoria, dalla Regione Toscana in collaborazione con la Fondazione di cultura ebraica "Primo Levi" e la Direzione scolastica regionale.

Rivolto agli studenti delle scuole superiori della nostra regione, prevedeva l'elaborazione di lavori sia in forma letteraria, sia in video, digitale o grafica. Una commissione giudicatrice ha selezionato i migliori elaborati presentati dai ragazzi di moltissime scuole toscane. Oggi, al Centro di documentazione della deportazione e della Resistenza a Figline di Prato, si è svolta la premiazione, con l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi.
I lavori selezionati sono un video, un Cd rom, ricerche storiche, composizioni poetiche e letterarie, bozzetti per cartoline, un collage: tutti lavori che, secondo i membri della commissione, meritano un riconoscimento per originalità, serietà, impegno.

Nella sezione dedicata alla multimedialità, il premio è andato al Cd rom "Olocausto", prodotto dalla Va dell'Iti Galilei di Arezzo e alla videocassetta "Ragazzi come noi", prodotta dalla V a del Liceo Scientifico Gramsci di Firenze.
Nella sezione testi, fra i 33 lavori presentati si sono distinti gli elaborati delle allieve Bennati, Celaj, Cerofolini, Lucci, Nucci, della IIIc del Liceo Scientifico Da Castiglione di Castiglion Fiorentino e dalla classe Vb, del liceo Piccolomini di Siena.

Analogamente sono stati segnalati i lavori di Miriam Cavanna, Vb, Istituto Einaudi di Carrara, Laura Evangelisti, IVb, Liceo Scientifico Vallisneri, Lucca; Alberto Inghilesi, Istituto tecnico Russell-Newton, Scandicci; G.Rosai e M.Lenzi, Vc, Istituto tecnico Galilei di Poppi.
Nella sezione elaborati grafici il premio è andato a Marco Bindi e Matteo Lovari, della classe Va della scuola Magiotti di Montevarchi con un'idea per una cartolina postale dal titolo "60 anni fa sei milioni di persone sono state sterminate".

Viene segnalato inoltre il collage senza titolo di Giulia Boncompagni, IVe, Liceo scientifico Gobetti, Bagno a Ripoli.
Fuori concorso hanno ricevuto ugualmente una segnalazione il manifesto, accompagnato da due ricerche storiche, di A.Di Riccio, IVb, E.Colligiani, IVe e la classe II b del liceo Scientifico U.Dini di Pisa e la serie di disegni preparati per una mostra, dalla classe Vc, sezione grafica, dell'Istituto d'arte Palma di Massa. L'assessore Benesperi ha illustrato le iniziative che anche quest'anno la Regione ha organizzato in occasione della Giornata della Memoria che torna, il 27 gennaio 2003, a ricordare al mondo lo sterminio perpetrato dal nazismo ai danni di milioni di ebrei, minoranze, oppositori politici del regime.


“E’ un dovere della nostra generazione nei confronti delle generazioni a venire – ha commentato l’assessore Benesperi – mantenere vivo il ricordo del passato, anche dei capitoli più foschi della nostra storia. Solo così potremo essere certi di non ripetere quegli errori e di non dimenticare. Il mondo della scuola è quello dove il terreno è più fertile. E' qui che dobbiamo seminare se vogliamo difendere, anche per il futuro, i valori della democrazia, della pace, del dialogo.

E' per questo che abbiamo deciso di moltiplicare le nostre attenzioni verso la scuola, sia con il Treno speciale che porterà circa 600 ragazzi ad Auschwitz, il prossimo 25 gennaio, sia con iniziative in tutte le province toscane".

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