Oggi secondo seminario per insegnanti sull'Olocausto
Ramadan, messaggio di Martini alla comunità islamica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2002 07:07
Oggi secondo seminario per insegnanti sull'Olocausto<BR>Ramadan, messaggio di Martini alla comunità islamica

FIRENZE- Secondo appuntamento con l'Olocausto per gli insegnanti toscani. Oggi si terrà il secondo ed ultimo seminario di "La memoria al futuro. Verso Auschwitz", corso intensivo di aggiornamento organizzato dalla Regione per consentire l'approfondimento di alcuni temi cruciali della storia del Novecento, in particolare, sui temi delle deportazioni naziste e dello sterminio.
Il seminario, che completa il ciclo di due incontri organizzato per preparare chi accompagnerà i propri allievi nel viaggio-studio ad Auschwitz (fisato dal 25 al 29 gennaio 2003) ma aperto a tutti i docenti, si terrà presso l'educatorio del Fuligno, in via Faenza a Firenze, ed inizierà alle ore 10,00.
Dopo aver analizzato, nel primo incontro, il progetto di sterminio del diverso sotteso all'ideologia nazista, l'attenzione dei relatori si focalizzerà sulle deportazioni delle donne e dei bambini.

Tra i relatori Marta Baiardi, insegnante di scuola superiore, e Bruno Maida, storico dell'Università di Torino. Al termine degli interventi e del dibattito, nel pomeriggio, interverrà una testimone d'eccezione, Liliana Segre, ex-deportata nel campo di sterminio di Auschwitz.
"Ricordare è un dovere storico oltre che morale - ha detto l'assessore regionale ad istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - e gli insegnanti hanno il dovere di tramandare una corretta conoscenza di ciò che è successo alle nuove generazioni.

Per questo abbiamo voluto offrire loro questa occasione di aggiornamento. I seminari si affiancano al treno per Auschwitz ed alle altre iniziative organizzate dalla Regione per celebrare la Giornata della Memoria, ma non sono riservati ai soli accompagnatori: abbiamo voluto dare a tutti i docenti la possibilità di rinfrescare o accrescere la loro competenza su temi così delicati e importanti". Oltre al treno ed ai seminari di aggiornamento, per ricordare la Giornata della Memoria la Toscana ha previsto un censimento di tutte le iniziative organizzate da enti pubblici e privati per l'occasione, la realizzazione di una rete informatica che le raggruppi, la pubblicazione di un opuscolo, l'allestimento in ogni provincia di una 'Stanza della Memoria' con oggetti quotidiani che ricordino le vittime delle deportazioni e delle stragi nazifasciste ed il finanziamento dei progetti più meritevoli presentati sul tema dalle scuole.



“Ogni anno il Ramadan apporta una promessa di rinnovamento ed una speranza per il mondo. E’ quindi per me un piacere rivolgermi a voi, a conclusione di questo periodo, per presentarvi i miei auguri più amichevoli”. Inizia così il messaggio del presidente Claudio Martini alla comunità islamica toscana, in occasione della fine del Ramadan, il mese di digiuno osservato dai musulmani.
“Il Ramadan - scrive Martini - attraverso il suo digiuno e al pari delle altre pratiche religiose che lo accompagnano, quali la preghiera e l’elemosina, rappresenta un’occasione per riflettere profondamente sulla relazione con il proprio Dio e sui rapporti con gli uomini.

Questo mese costituisce dunque un tempo durante il quale possiamo ricordare i legami spirituali che ci uniscono”.
Martini sottolinea come il patrimonio etico e spirituale di religioni diverse costituisca una grande risorsa per favorire uno sviluppo pacifico dell'umanità e come, anzi, sia proprio “la consapevolezza e il rispetto delle differenze che rende significativo e fecondo il nostro incontrarsi come persone credenti e capaci di rispettare la bellezza dell’esperienza religiosa dell’altro”.

Scrive ancora Martini nel suo messaggio alla comunità islamica: “Voi sapete quanto la questione della pace oggi sia un’urgenza tutta particolare. Le situazioni di guerra sono una ferita aperta e penso, soprattutto, a quelle che durano da più tempo come in Medio Oriente, in Africa o in Asia. Le guerre fanno sempre numerose vittime innocenti portando le popolazioni alla disperazione ed a perdere la speranza per il futuro. Dobbiamo invece impegnarci per ottenere la pace e per mantenerla”.
E sono proprio le religioni, secondo il presidente Martini, che possono giocare un ruolo importante in questo campo, soprattutto attraverso l’educazione alla conoscenza e all’accettazione delle reciproche diversità, “in modo che ciascuno possa restare se stesso, ma al tempo stesso percepire che l’incontro con l’altro lo arricchisce e gli è di stimolo per vivere in pienezza e autenticità la propria esperienza religiosa e culturale”.
Il messaggio di Martini si conclude con l’augurio che la comunità musulmana, quella cristiana e tutte le altre comunità religiosa cerchino insieme le comuni vie della pace superando tutti gli ostacoli.

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