Martedì 20 agosto Les Italiens in concerto (ore 21.30) al Castello di Scarlino (GR)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2002 07:11
Martedì 20 agosto  Les Italiens in concerto (ore 21.30) al Castello di Scarlino (GR)

Les Italiens è stata fondata nel 1998 come produzione del C.A.M. (Centro Attività Musicali di Firenze) e Scandicci Cultura (Istituzione per i servizi culturali del comune di Scandicci) ai quali si sono aggiunte, per la parte riguardante la realizzazione discografica Silence produzioni musicali di Marco Lamioni e l’etichetta Forrest Hill. Il progetto nasce dall’idea e soprattutto dalla volontà, di riunire un ampio numero di musicisti che condividessero un forte interesse per linguaggi riconducibili all’ambito della world music.

Varie occasioni di incontro con musicisti ospiti dell’orchestra, provenienti da diverse aree geografiche e culturali, ha contribuito poi al naturale sviluppo di un sound originale che è il risultato di un amalgama di sapori mediterranei, arabi e sudamericani. Tutto questo prende vita attraverso l’esibizione di nove ottimi musicisti, appunto Les Italiens, che eseguono un repertorio ricco di composizioni originali e alcuni “ripescaggi” di brani di autori diversi. Il repertorio musicale dell’orchestra è formato in larga parte da composizioni originali del leader e si sviluppa attraverso l’alternanza di canzoni e brani strumentali.

Tutto il lavoro è caratterizzato da forti tinte zingaresche, manouche ed in parte “Jazz”arabeggianti. Tutte queste variopinte atmosfere si integrano e si confondono in un contesto strumentale dalla sonorità decisamente robusta, conforme alle tendenze musicali del nuovo millennio, in una parola: metropolitano o, volendo usare un termine appropriato ad uno stile definibile “all’italiana”, in un contesto provincial-metropolitano. La maggior parte dei brani che compongono il repertorio condividono supporti di strutture melodiche ed armoniche legate a linguaggi musicali definiti moderni, come il Jazz o il pop, che si inseriscono o fanno da cornice ad elementi musicali appartenenti ad una più evidente matrice popolare.

Ne è un esempio il frequente utilizzo degli accompagnamenti ritmici appartenenti al filone dei ballabili come il tango, la beguine, il twist ed il rock & roll, con in primo piano una caparbia pulsazione ritmica fornita dalla chitarra, fra l’andaluso e il manouche, legati ora a “focose” atmosfere balcaniche e arabe, ora a “polverose” reminescenze swing ed a “crudeli” imitazioni bandistiche, sempre espresse, o meglio sarebbe dire evocate, dalla compatta sonorità della sezione degli strumenti a fiato.

Il filo sonoro che lega ed impreziosisce il tutto è la fisarmonica, come il prezzemolo si potrebbe dire. Quando poi a suonarla è Antonello Salis, considerato unico nel panorama fisarmonicistico mondiale, non crediamo si possa descrivere con le parole quanta qualità si aggiunga alla musica suonata dagli altri nove musicisti.

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