Viene inaugurata domani ad Arezzo, alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea (Palazzo Chianini Vincenti) la mostra di Giampaolo Talani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2002 23:42
Viene inaugurata domani ad Arezzo, alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea (Palazzo Chianini Vincenti) la mostra di Giampaolo Talani

Finisterre è il luogo mitologico dove la terra finisce e comincia il mare delle tempeste e dell'inquietudine. Nelle riflessioni letterarie di Talani, che completano i segni della pittura, esso rappresenta soprattutto il sogno impossibile da realizzare alla fine delle partenze, il luogo irreale dove "solo i ritorni finalmente avranno un senso".
La vena poetica è espressa dall'uomo dalla valigia rossa, (il personaggio scelto per l'iconografia dell'esposizione) che "si porta tutto il suo mondo sotto il braccio", come scrive ancora il maestro.
Quell'uomo ordinario, che "stringe una partenza dentro la sua tasca e attende un ritorno dentro al suo cuore", ci guida verso l'estremo confine, ma non trova la chiarezza e la distinzione che cercava ("niente aria né mare né terra, è un grande castello di sabbia finisterre").

E neanche il viaggio è compiuto perché, afferma Talani, "giunti a Finisterre c'è una bandierina rossa piantata nella sabbia; fine del viaggio, dipende.
Si può aspettare, guardare avanti lontano, o voltarsi indietro: tornare.
Oppure -ci vuole fede però- saltare oltre la bandierina rossa. La vera storia, forse comincia da lì".
I 39 oli di grandi dimensioni di Talani sono altrettante stazioni di questo viaggio dove la storia empirica di ciascuno diventa storia dell'anima, con una progressione stilistica che si adegua alle fasi successive di un'intensa presa di coscienza: da un impianto figurativo si passa progressivamente a uno più astratto.
Del resto la personalità artistica del pittore livornese è fortemente connotata dalla sperimentazione costante di stili, di tecniche, come quella dell'affresco, e di immagini: "Talani propone, suggerisce, stimola la nostra memoria, la nostra fantasia, ma poi ci invita a proseguire da soli a concludere le sue storie come si suggeriscono le nostre anime, le nostre esperienze, le nostre vite vissute o immaginate", ha scritto di lui Vittorio Sgarbi che firma anche l'introduzione al catalogo di "Finisterre (Partenze)", insieme a Umberto Cecchi e il curatore della mostra Giovanni Faccenda, direttore della Galleria comunale d'Arte contemporanea di Arezzo.
Dopo "Storie salate" (Villa Bottini a Lucca) del 2000 e "Cercatori di pesci" (Galleria Paoli a Pietrasanta) dell'anno scorso, oltre alla pubblicazione di un catalogo della sua opera grafica promossa dal Consiglio regionale della Toscana, Talani prosegue ora la sua ricerca con questa mostra di Arezzo che si annuncia come un evento culturale di prima grandezza.

L'esposizione è curata anche da "Oltremare Arte" di Modena e dalla galleria l'Immagine di Arezzo per gli allestimenti e l'organizzazione.

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