Dal 22 giungo al 28 luglio le opere di satira politica di Pino Zac esposte a Montalcino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2002 06:56
Dal 22 giungo al 28 luglio le opere di satira politica di Pino Zac esposte a Montalcino

Montalcino - E¹ un mese di grande suggestione quello che si appresta a vivere Montalcino con l¹inaugurazione della mostra su Pino Zac, padre e fondatore della satira politica italiana. Per la prima volta in Toscana, le sale del Palazzo Comunale storico di Montalcino, con una parte delle opere esposte anche nel Museo del Castello Banfi di Poggio alle Mura, accoglieranno, da sabato 22 giugno a venerdì 28 luglio, una mostra nuova, dai contenuti forti, in cui un artista, poeta della satira, diventa testimone crudo della realtà politica italiana ed europea, segnando un'epoca e portando ovunque venti di libertà.

La mostra, che racconta in oltre 100 opere, la vita artistica di Pino Zac, è stata organizzata dall¹amministrazione comunale di Montalcino e dal mensile d¹informazione e cultura In Val d¹Orcia, con il patrocinio dell¹amministrazione Provinciale di Siena. L¹inaugurazione della mostra avverrà sabato 22 giugno, alle ore 18,00, presso la sala del Palazzo Comunale storico di Montalcino alla presenza di molte personalità del mondo istituzionale e artistico. Tra gli ospiti presenti ci saranno il vignettista Alberto Fremura, con il suo personale ricordo, il giornalista Giancarlo Governi, il Soprintendente ai musei di Roma Di Paola, l¹assessore alla cultura del comune di Montalcino, Maresa Magini, il curatore della mostra Edoardo Caroccia.

Cartoonist, vignettista, regista, animatore, sceneggiatore, Pino Zac, si è distinto per la sua versatilità che ha contribuito a renderlo un personaggio unico nel suo genere. Definito da Cesare Zavattini ³il primo vero disegnatore umorista e democratico per vocazione², Pino Zac incarna in sé tutte le caratteristiche proprie del genio e della sregolatezza: in lui l¹unico mezzo possibile è l¹immagine attraverso cui nascono e prendono vita i disegni; la tecnica e la sperimentazione si uniscono nella sua penna in una sola cosa.Pino Zac non guarda in faccia nessuno e i disegni su Giscard d'Estaing, Mitterand, Chirac, Jospin, Georges Pompidou, Andreotti, il Papa di cui realizza vignette in cui viene ritratto nudo, ne sono un grande esempio.

Fondatore de Il Male, de I Quaderni del Sale e dell¹Anamorfico, contro ogni forma di potere, a Parigi troverà ospitalità presso Le Canard Enchainé. A Londra fonda la rivista Playtime e collabora con la rivista belga Pourquoi Pas? Nel cinema le sue collaborazioni sono con registi del calibro di Steno, Pasolini e Monicelli. Ispirandosi a Calvino dirige il lungometraggio Il Cavaliere Inesistent.

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