Atmosfere “italian graffiti” sabato 22 giungo al Parterre con Nicola Arigliano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2002 18:23
Atmosfere “italian graffiti” sabato 22 giungo al Parterre con Nicola Arigliano

L’indimenticato crooner dello swing italiano è di nuovo sulle scene insieme all’ormai inseparabile Trio Pernacchia: Giampaolo Ascolese batteria, Riccardo Biseo al piano, Elio Tatti contrabbasso. Forse il più grande crooner italiano, Nicola Arigliano è nato a Squinzano, in provincia di Lecce, il 7 dicembre 1923. Emigra giovanissimo al nord, dove svolge una serie di lavori prima di iniziare a cantare come dilettante. Inizia una lunga trafila fatta di orchestrine itineranti, prima di essere notato dal critico statunitense Marshall Brown, che nel 1953 lo porta a esibirsi al Festival di Newport.

La fortuna italiana di Arigliano inizia qualche anno dopo, e precisamente nel 1958, quando partecipa a 'Canzonissima', al 'Cantatutto' e a diversi festival jazz. Tra il 1961 e il 1962 arrivano i suoi primi successi discografici, con brani come "E' solo questione di tempo" e "Sentimentale". Nel 1964 si presenta al Festival di Sanremo con "Venti chilometri al giorno", inaugurando una stagione fatta di grandi successi da night e piano bar, come "Amorevole", "I sing ammore", "My wonderful bambina", "Sentimentale", "Tre volte baciami".

Arigliano diventa anche un apprezzato testimonial pubblicitario, reclamizzando per oltre un decennio il digestivo Antonetto. Nel 1964 lascia Milano per trasferirsi a vivere sull'Appennino emiliano prima, e poi, definitivamente, a Magliano Sabina, cittadina alle porte di Roma. Nel 1983 incide un album di ritorno con un pugno di vecchie glorie (Ernesto Bonino, Wilma De Angelis, Cocky Mazzetti e Claudio Celli) ma i suoi dischi più significativi tra quelli più recenti sono i due live registrati nel corso degli anni '90 all'Onyx Club di Matera con un quartetto.

Da ultimo arriva un ottimo disco dal vivo, registrato il 13 novembre 2000 in un locale milanese con un trio formato da Giampaolo Ascolese, Dario Lapenna, Elio Tatti e una serie di ospiti illustri come Renato Sellani, Massimo Moriconi, Bruno De Filippi, Franco Cerri, Enrico Rava, Gianni Basso. Con Nicola Arigliano suonano: GIAMPAOLO ASCOLESE alla batteria che è il più veterano del gruppo e collabora con Arigliano dal 1986. Batterista e percussionista che ha circa trenta anni di esperienza con tantissimi musicisti di jazz americani tra cui Chet Baker, Lee Konitz,con alle spalle l'incisione di circa 50 tra c.d.

ed album, di cui tre come leader di progetti. RICCARDO BISEO al pianoforte, un musicista che vanta collaborazioni con i più importanti artisti della musica italiana d’autore e jazz. ELIO TATTI al basso, strumentista che ,dopo anni di esperienze nella musica classica, ha esordito nel campo del jazz in maniera brillante, collaborando con veterani del jazz italiano, quali Puccio Sboto, Marcello Rosa, Cicci Santucci.

Stasera invece “Leggere per decollare”, la rassegna di incontri letterari e presentazioni editoriali ideata da Bruno Casini, tra i più noti giornalisti e press-agent a livello nazionale.

Di scena, per questo appuntamento inaugurale, Sex & Literature, una serata dati toni piccanti, dedicata alla sezione più “hot” della letteratura italiana. Ospiti dello spettacolo saranno lo scrittore/musicista Massimo Altomare e l’attore Alessandro Baldinotti, vincitore del Festival della Canzone Erotica 2001. Nel corso della serata letture tratte dalle recenti pubblicazioni di Amanda Lear, Pier Vittorio Tondelli, Poppy Z.Brite ,Courtney Love,J.Ax (Articolo 31), Mario Mieli, Gian Piero Bona, Rocco Siffredi, John Holmes, Piero Pelù, Matteo B.Bianchi, Daniele Scalise, Costantino Kavafis e tanti altri.

Conduce l’incontro Bruno Casini.

Altro concerto venerdì 21 giugno 2002 - ore 21,30 – ingresso gratuito.
La Sunrise Jazz Orchestra è una delle prime orchestre jazz della Toscana, nata come evoluzione del corpo bandistico della Società Musicale Michelangiolo Paoli di Campi Bisenzio. Inizialmente affidata al trombettista Franco Baggiani, dal settembre 1994 la direzione è nelle mani del contrabbassista Nicola Vernuccio. Grazie al suo entusiasmo e all’esperienza accumulata in anni di brillante attività solistica, Vernuccio è riuscito ad innalzare notevolmente il livello della formazione.

Molti nomi noti nel campo jazzistico toscano, attratti anche dal grande affiatamento e dalla vitalità del gruppo, hanno fatto parte della formazione, dedicandole inoltre arrangiamenti e brani originali, andando così ad arricchire un repertorio che ha toccato i vari filoni del jazz tradizionale. Attualmente il repertorio ha preso la direzione del funky e dei ritmi latino-americani, nuove sfide per questa versatile orchestra. La Sunrise Jazz Orchestra ha collaborato con artisti di grande livello, fra i quali Ed Neumeister, Mathias Schubert, Marco Tamburini, Rudy Migliardi, Stefano “Cocco” Cantini, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, Mirko Guerrini e Luca Marianini.

La Sunrise Jazz Orchestra ha suonato in molti locali rinomati per la musica dal vivo tra i quali il Pinocchio, il Parterre, le Murate, l’O.M.I. il Centro Popolare Autogestito di Firenze, il Doctor Jazz a Pisa, a La Fornace a Padova e ha partecipato alla prima edizione del Big Band Jazz Festival. Inoltre è stata l’unica formazione jazz italiana ad essere inserita nella programmazione della scorsa “Estate Fiesolana” (luglio 1999), tra artisti come Ornella Vanoni e Goran Bregovic. Ci piace sottolineare che la Società Musicale Michelangiolo Paoli di Campi Bisenzio, fondata nel 1816, è una delle più vecchie associazioni esistenti in Italia e, oltre all’Orchestra può contare anche sulla Street Band e sulla Filarmonica.

Con gli incassi dei concerti delle tre formazioni viene finanziata una Banca del Tempo Musicale, un importante mezzo che permette la formazione gratuita a chiunque voglia imparare uno strumento, in particolare modo ai bambini, i quali si impegnano, una volta raggiunto un livello tecnico sufficiente, ad entrare a far parte degli organici che si esibiscono, ripagando così le lezioni ricevute.

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