Acque sotto costante monitoraggio a Bilancino anche in vista dei lavori della variante di valico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2002 16:26
Acque sotto costante monitoraggio a Bilancino anche in vista dei lavori della variante di valico

14 giugno 2002 – Acque sotto costante controllo: è questa la funzione della nuova “Boa profilatrice con sonda multiparametrica” che la Provincia di Firenze ha collocato nell’invaso di Bilancino per rilevare dati fisici e chimici: temperatura, ossigeno disciolto, acidità, torpidità, eutrofizzazione, grado di interramento.
La boa è stata presentata oggi a Bilancino dal presidente della Provincia, Michele Gesualdi, in occasione dell’incontro con la stampa sull’Osservatorio permanente sull’invaso al quale hanno preso parte il sindaco di Barberino di Mugello Gian Piero Luchi, l’assessore provinciale all’ambiente Riccardo Gori, il presidente della Comunità Montana del Mugello Giuseppe Notaro, il presidente dell’ATO del Medio-Valdarno Luciano Baggiani, il segretario dell’Autorità di bacino Giovanni Menduni, il commissario per Bilancino Paolo Rosati.
Al fine del monitoraggio delle acque superficiali quella dell’invaso di Bilancino è in questo momento fra le superfici più importanti del territorio provinciale, vuoi per l’uso acquedottistico e turistico del lago, collegati ovviamente alla qualità delle acque ed al loro livello di eutrofizzazione, vuoi per l’inizio dei lavori per la costruzione della nuova variante di valico, nei confronti dei quali le istituzioni vogliono essere in grado di tenere sotto stretto e tempestivo controllo ogni possibile inquinamento conseguente agli scavi ed ai movimenti di terra.
Bilancino ha una superficie di circa 600 ettari e contiene 84 milioni di metri cubi d’acqua.

La profondità massima è di 30 metri. La boa profilatrice, che è collegata attraverso il sistema GSM alla centrale di controllo della diga, gestita ora dal Commissario dell’invaso e in futuro da Publiacqua, consente un monitoraggio continuo, 24 ore su 24, alle varie profondità, ritenuto ottimale dall’ARPAT rispetto agli attuali controlli periodici. Poco più di un metro il diametro, 80 i centimetri che sporgono al di sopra dell’acqua, 160 chilogrammi il peso.
La boa è stata fornita dalla ditta Idronaut di Milano.

Il costo complessivo dell’attrezzatura è di circa 75mila euro.

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