Conferenza a Prato: Dallo spazio alla scrittura sabato 25 maggio alle 21 a Palazzo Novellucci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2002 12:41
Conferenza a Prato: Dallo spazio alla scrittura  sabato 25 maggio alle 21 a Palazzo Novellucci

Il ciclo di incontri, seminari e laboratori di scrittura, del progetto FORME DEL NARRARE. De-scrivere l’altro, altre de-scritture organizzati dall’associazione culturale GRAFIO con il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Prato, prosegue con la conferenza di Marc Augé (sabato 25 maggio), già ospitato nella seconda parte del progetto, svoltasi l’anno scorso. Ideato come un “viaggio” non folcloristico che invita, attraverso incontri con i protagonisti della letteratura interculturale, alla riflessione sulla nostra e la altrui identità e alla conoscenza delle principali culture immigrate in Italia, Forme del narrare invita scrittori e studiosi a riflettere su come la loro cultura rappresenta il mondo, con particolare attenzione per l’Africa e l’Estremo oriente.

Prima di Augé, in questa terza parte del progetto sono intervenuti Geneviève Makaping, Kader Abdolah, Carlo Sini e dopo al pausa estiva a settembre sarà a Prato Moses Isegawa (Uganda). Come di consueto, il progetto, che si svolge al Palazzo Novellucci di Prato, si divide in tre momenti: le conferenze e i seminari di scrittura con gli autori (le conferenze a ingresso libero, seminari a iscrizione), e i laboratori di scrittura per giovani immigrati e italiani, raccolti sotto il titolo Da nessuna parte e ovunque, in collaborazione con il progetto regionale L’Albero della salute, ideato e curato da Elisabetta Confaloni.

Marc Augé è professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

Africanista di formazione, ha condotto importanti ricerche la cui pubblicazione è culminata in Pouvoirs de vie, pouvoirs de mort (1977) e Génie du paganisme (1982).Ormai da molti anni si dedica ad una “antropologia dei mondi contemporanei” e delle società complesse, studi che hanno prodotto, fra l’altro, Un etnologo nel metrò (1986), Ville e tenute. Etnologia della casa di campagna (1989) e i fondamentali Non-luoghi. Introduzione ad un’antropologia della surmodernità (1983) e La guerra dei sogni.

Esercizi di etno-fiction (1998) – tutti pubblicati in Italia da Elèuthera – che lo hanno consacrato a livello internazionale come uno dei più importanti studiosi della società globalizzata e della mutazione antropologico-culturale in atto. I suoi più recenti lavori sono Disneyland e altri non-luoghi (Bollati Boringhieri 1999), Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia (già Anabasi 1995, ora riproposto in versione aggiornata da Bollati Boringhieri), Le forme dell’oblio. Dimenticare per vivere (Il saggiatore 2000) e Finzioni di fine secolo – Che cosa succede (Bollati Boringhieri 2001).

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