Lo ha licenziato all'unanimita' la commissione agricoltura del consiglio regionale con l'intento di migliorare la produzione e la commercializzazione del miele nella campagna 2001-2002. Il piano prevede vari interventi di assistenza tecnica agli apicoltori, soprattutto in ambito formativo, che saranno realizzati dalle associazioni regionali del settore (Associazione produttori apistici toscani di Firenze, Associazione toscana miele di Lucca e Associazioni apicoltori delle province toscane di Arezzo) che potranno contare su 136.344 euro (264 milioni di lire).
Per razionalizzare la transumanza sono inoltre previsti contributi per l'acquisto delle arnie adatte e di altre attrezzature per complessivi 227.900 euro (circa 441 milioni di lire). I contributi variano in funzione della dimensione dell'azienda che non potra' comunque ricevere importi superiori a 5.164,57 euro (10 milioni di lire). Avranno la priorita' coloro che non hanno beneficiato di tali contributi nel passato, oppure che, per carenza di fondi, li hanno ricevuti in misura inferiore al 50% del finanziamento ammesso.
Altri criteri di priorita' sono: la pratica di agricoltura biologica, l'attivita' nei territori all'interno delle comunita' montane, il numero maggiore di alveari, la giovane eta'. Nel corso del dibattito sono intervenuti il presidente della commissione Fabio Roggiolani (Verdi), Ilio Pasqui (Democratici di sinistra), Gianluca Parrini e Francesco Pifferi. Sono stati proprio questi ultimi due consiglieri del gruppo Per la Margherita a proporre un emendamento alla proposta della giunta a favore delle attivita' apistiche nei territori montani.
Il piano sara' discusso in aula nella prossima seduta del Consiglio regionale. (ANSA)
