Musei e parchi archeologici toscani entrano in rete

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2002 00:26
Musei e parchi archeologici toscani entrano in rete

FIRENZE- Gli straordinari tesori del nostro passato più remoto sono da oggi identificabili e visitabili con il computer. Gran parte dei musei e dei parchi archeologici entrano infatti in rete sul sito Internet realizzato dall’Associazione musei archeologici della Toscana (Amat) in collaborazione con la Regione Toscana, mentre per tutti i siti archeologici della regione si sviluppa l’operazione ‘carta archeologica’, cioè l’idea di realizzare attraverso un database un minuzioso censimento regionale (se n’è discusso in un convegno al Museo archeologico nazionale).

Queste novità sono state ufficialmente salutate dall’assessore alla cultura dela Regione Mariella Zoppi, che ha evidenziato come queste iniziative possano consentire una maggior conoscenza e quindi fruizione del patrimonio archeologico: “Attraverso Internet – ha detto l- il pubblico di tutto il mondo potrà finalmente verificare che non c’è solo la Toscana del Medioevo e del Rinascimento, ma che c’è anche una Toscana che affonda in un passato molto più remoto, e della quale sono rimaste tracce straordinarie”.

“La risorsa archeologia – ha aggiunto - è una grande opportunità specialmente per la Toscana meno conosciuta, lontana dalle maggiori città d’arte; può quindi essere estremamente funzionale a uno sviluppo più articolato e differenziato, e di conseguenza meglio equilibrato dell’insieme del territorio regionale”. L’assessore ha poi indicato nel 2002 un anno chiave per le politiche di sviluppo della risorsa archeologia: “il sito Internet e il censimento in corso – ha concluso - possono in questa fase contare sul volano costituito dalle più recenti scoperte archeologiche: dalle navi romane di Pisa, all’insediamento etrusco di Gonfienti ”.


Il sito internet
Per la prima volta, da oggi, sul sito saranno visionabili gran parte dei tesori archeologici della Toscana. Attualmente nella nostra regione sono circa 80 le sedi espositive e i parchi che accolgono reperti o beni archeologici. Grazie ad un accordo trilaterale tra Regione, Soprintendenza Archeologica ed Amat, è stata attivata una convenzione tra Regione ed Amat per la nascita di un portale dei musei archeologici toscani, e con esso si è attivato anche un polo catalografico in rete destinato a crescere negli anni.

Gradualmente tutto il patrimonio archeologico dei musei e dei parchi verrà trasformato in schede, immagini, cartine e inserito nella rete.
Il censimento archeologico
L’idea di tenere insieme in un unico strumento tutto il patrimonio archeologico della Toscana fu studiata per la prima volta nel corso del seminario “La carta archeologica” svoltosi nel 1999. La presentazione degli atti di quel convegno, avvenuta oggi con un convegno tenutosi al museo archeologico, è stata l’occasione per fare il punto sul percorso compiuto.

Attualmente è in corso un censimento dei siti che sono stati o sono oggetto di indagine di superifice attraverso un software idoneo, discusso dal gruppo di lavoro creato dalla Regione Toscana, sviluppato per il progetto pilota finanziato dalla Provincia di Livorno, successivamente acquisito dalla Regione Toscana. L’utilizzo di questa dotazione informatica ha permesso di avviare l’elaborazione, secondo il formato regionale, della cospicua documentazione relativa ai siti archeologici noti, e sono state elaborate ed immesse circa 250 schede per la Provincia di Pisa e 614 per quella di Livorno.

L’Università di Siena ha proceduto anch’essa alla schedatura nelle aree di sua competenza. Evidenti i vantaggi di questo censimento: la possibilità di conoscere approfonditamente tutto il patrimonio archeologico e di utilizzare queste conoscenze anche per la pianficazione territoriale tenendo conto del potenziale archeologico.

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