Quota pubblica con diritto di veto nell'assetto azionario definitivo di Centrale del Latte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2002 19:37
Quota pubblica con diritto di veto nell'assetto azionario definitivo di Centrale del Latte

Nel bando di privatizzazione della Centrale del Latte va prevista una ''golden share'' che dia alle rimanenti quote azionarie pubbliche il diritto di veto nelle decisioni del futuro consiglio di amministrazione. E comunque la collocazione sul mercato della Centrale deve puntare ad una proprietà più diffusa possibile. Lo ha chiesto, intervenendo nel corso di un convegno svoltosi questa mattina a Palazzo Vecchio, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «la vendita della Centrale ad una multinazionale potrebbe far perdere la fornitura di latte agli allevatori toscani».

All'iniziativa hanno partecipato, fra gli altri, i rappresentanti di Codacons, Adiconsum, Flai-Cgil, Cisl, le rappresentanze sindacali unitarie della Centrale del Latte, l'associazione dei produttori di latte del Mugello, Coldiretti, la Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura. «C'è bisogno di garanzie precise sull'acquisto del latte toscano - ha sottolineato Papini che sulla questione ha anche presentato un ordine del giorno - altrimenti si rischia di danneggiare il sistema agricolo e gli allevamenti del Mugello e di tutta la Toscana e di far bere ai fiorentini latte estero a basso costo e di provenienza incerta.

«Con la scomparsa degli allevamenti locali - ha concluso il capogruppo dei Verdi - si perderebbero presidi ambientali importanti, con rischi idrogeologici e di spopolamento delle zone di montagna. Sul latte proveniente dai mercati esteri sarebbero inoltre impossibili quei controlli sugli allevamenti che si fanno oggi».

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