Formazione professionale: cestinare ogni tipologia di accreditamento e di standard di qualita?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2002 15:11
Formazione professionale: cestinare ogni tipologia di accreditamento e di standard di qualita?

"Penso che nessuno abbia paura di certificazioni varie -Francesco Franci Presidente AISCRIS, Fita Confindustria- Qualcuno ha paura di un regime della formazione sordo e cieco all'innovazione e all'esigenza della nostra societa' complessa di soluzioni formative complesse e sistemiche. E' necessario lavorare per individuare e sperimentare nuovi learning approach, molto probabilmente al di fuori di chi pensa arrivare alla Qualita' attraverso dei certificati"
"Non ci sono contenitori standardizzati che abbiano la possibilita' di non entrare in contraddizione palese, persino con la strategia indicata in materia di istruzione e di formazione professinale della politica iniziata a LISBONA nel MARZO 1999 dal titolo e.EUROPE -spiega Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET- Essa chiede espressamente di adeguare i sistemi europei di istruzione e formazione per conseguire il principale obiettivo di attuare sistemi di NET-Learning Europei, trasformando le scuole Universita' e i centri di formazione ed imprese, tutti collegati a Internet, in strutture decentrate di apprendimento plurifunzionali accessibili a tutti, in modo tale da potter garantire i mezzi e le conoscenze più idonee per raggiungere un'ampia gamma di gruppi tipologie di utenti .
Come non sfugge a nessuno che siamo in condizioni di disoccupazione molto critiche specie a riguardo dei giovani diplomati e laurati, che non hanno certo bisogno di ulteriori certificati di qualita', ma di un vero e proprio Lavoro per avere fiducia nella vita e nelle Istituzioni.
Pertanto insisto nella convinzione che i risultati di una politica di formazione/lavoro innovativa e di qualita fruibile sono soltanto verificabili a posteriori, cio' che conta infatti e' la verifica dei progetti, che sappiano creare e dare sviluppo a nuove strategie di lavoro".

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